La donna, 53enne di Palermo, è accusata di stalking nei confronti dell’uomo: non accettando la fine del matrimonio, la donna avrebbe aggredito l’ex coniuge, picchiandolo, graffiandolo e dandogli pizzicotti.
Il giudice dell’udienza preliminare Nicola Aiello ha rinviato a giudizio una donna palermitana di 53 anni accusata di stalking nei confronti dell’ex marito. Stando a quanto ricostruito, non accettando la fine del matrimonio, la 53enne avrebbe aggredito l’ex coniuge, picchiandolo, graffiandolo e dandogli pizzicotti.
Diverse le colluttazioni avute con l’uomo nel corso delle quali gli avrebbe urlato “non servi a nulla”, “sei un coso inutile”, se mi lasci ti rompo le gambe”, e ancora “se non ti resetti il cervello ti metto gli psicofarmaci nel cibo”.
Quando marito e moglie non abitavano più sotto lo stesso tetto, l’ex compagna ha continuato a tormentarlo con decine di chiamate e tantissimi messaggi telefonici: “Ti conviene incontrarmi”, “io ho molta pazienza. Ripeto per il tuo bene incontrami”.
Pare inoltre che in diverse occasioni la presunta stalker avrebbe seguito di nascosto il suo ex compagno presentandosi anche sul luogo di lavoro. Una volta gli ha bloccato il passaggio con la sua macchine. Tutto questo avrebbe provocato nell’ex marito uno stato d’ansia e di paura che l’ha indotto a denunciare il comportamento deprecabile dell’ex congue.
Adesso la donna andrà a processo e dovrà difendersi dall’imputazione di stalking, un reato che secondo l’articolo 612-bis del codice penale è punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni, salvo che il fatto non costituisca reato. La prima udienza davanti alla seconda sezione è prevista per il mese di marzo.
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di Biagio Chiariello
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2022-11-22 20:43:41 ,