“Oggi, grazie all’immunizzazione cui con coscienza ha aderito la stragrande maggioranza degli italiani, meriteremmo un veloce ritorno alla normalità. Invece no. Non possiamo lasciare circolare il virus liberamente perché una minoranza ha deciso di tenere in scacco un Paese”: lo scrive l’epidemiologo Pierluigi Lopalco su Facebook pubblicando anche una foto che ritrae la scritta su un muro “Lopalco nazista”.
“Mi dispiace – prosegue – ma dopo quello che ho visto negli ultimi giorni non ho nessuna comprensione per chi si ostina a non vaccinarsi. Quello che è stato scritto e detto dai capibastone del movimento no vax in occasione della scomparsa di David Sassoli è disgustoso. Altrettanto disgustosa è la prassi di convincere poveri disgraziati a farsi inoculare al proprio posto producendo generalità false numerose dosi di vaccino, in cambio di quattro soldi. Questi non sono poveri cittadini indifesi confusi dalla cattiva comunicazione. Non sono vittime del sistema da coccolare e convincere con il bacino sulla bua. Sono pessimi cittadini, se non veri e propri delinquenti”.
Poi l’ex assessore regionale pugliese alla Sanità prosegue: “Non riesco a provare nessuna empatia per chi organizza Covid-party con il rischio di andare a finire in ospedale ad occupare un letto pregiato per chi ha bisogno davvero di cure. Non ho davvero nessuna empatia per chi obbliga gli operatori di terapia intensiva a fare turni massacranti bardati come astronauti. Invocavo il 26 ottobre scorso il Green Pass anche per respirare, usando un’immagine che aveva fatto infuriare chi non voleva vaccinarsi”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-01-12 20:44:11 ,bari.repubblica.it