AGI – Uno scarafaggio che si era introdotto nel cranio di un neozelandese, inizialmente persuaso di avere acqua nell’orecchio, è stato estratto dopo tre giorni. Protagonista della disavventura, riportata dal ‘Guardian’ e numerosi media locali, è Zane Wedding, residente di Auckland che, lo scorso 7 gennaio, di ritorno da una piscina, si era assopito su un divano e, una volta sveglio, aveva avvertito la bizzarra sensazione di qualcosa che si contorceva all’interno del suo orecchio.
Convinto che si trattasse di acqua, Wedding cercò di ignorare il fastidio, che la mattina successiva era però ancora presente, tanto da convincere l’uomo a recarsi da un medico. Il primo dottore interpellato aveva affermato di “non riuscire a vedere nulla” e aveva prescritto al suo assistito antibiotici, consigliandogli di asciugare il suo orecchio con un fon. Quest’ultimo suggerimento non fece che peggiorare le cose.
Il giorno dopo Wedding era sordo da un orecchio e non riusciva a dormire. “Stavo cuocendo lo scarafaggio da sabato”, ha spiegato l’uomo che, ancora ignaro della natura del disturbo, decise quindi di consultare un altro specialista in una clinica otorinolaringoiatrica.
I ripetuti “O mio Dio” del secondo medico fecero inizialmente temere a Wedding di avere un tumore al cervello. Il verdetto fu quindi ripugnante ma liberatorio: nel suo orecchio c’era un insetto deceduto. Metà insetto fu estratta dal medico in pochi minuti, per l’altra metà fu necessario l’utilizzo di una macchina a suzione. “Ho potuto sentire il mio timpano schioccare mentre veniva via”, ha affermato.
I resti del blattoide furono lasciati per ricordo alla dottoressa, che aveva assicurato di non aver mai visto un caso simile in tutta la sua carriera. Wedding, da parte sua, ha dichiarato di aver voluto raccontare la vicenda alla stampa per incoraggiare il prossimo a chiedere sempre un secondo parere in caso di problemi fisici, anche quelli decisamente più banali.
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Francesco Russo , 2022-01-13 13:54:29
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