di Diego Barbera
Milioni di persone riproducono ogni giorno i cosiddetti rumori bianchi come le onde del mare o un asciugacapelli acceso oppure anche il brusio del motore di un aereo ascoltato all’interno della cabina: questi suoni aiutano a concentrarsi meglio durante il lavoro o lo studio, rilassano la mente alla sera e aiutano i bambini piccoli ad addormentarsi. Il white noise è una delle funzionalità più richieste anche tramite gli assistenti vocali, in modo particolare quando si ha a abitazione uno smart speaker o smart display per esempio chiedendo “Aiutami a rilassarmi”. Ma cosa succede quando, d’improvviso, il catalogo di rumori bianchi viene cambiato?
Scatta una singolare protesta, come nel caso che ha coinvolto Google: il colosso americano ha aggiornato i rumori bianchi che si possono richiamare tramite l’assistente vocale Google Assistant e gli utenti sono tutt’altro che soddisfatti. Leggendo quanto si scrive su Reddit e nel forum ufficiale, il nuovo catalogo di white noise conta ora su tracce troppo ovattate e blande, quindi meno efficaci e con una durata dei file che è stata ridotta da oltre un’ora ad appena 10 minuti per poi ripetersi in un loop alla lunga fastidioso. Come fare per recuperare i vecchi rumori bianchi?
Come segnalato da Android Police, un anonimo benefattore ha caricato su Google Drive il pacchetto con tutti i suoni ambientali ufficiali: si può così effettuare il download su uno dei dispositivi di abitazione e poi caricare una traccia o l’intera collezione sulla propria utenza di YouTube Music richiamando i rumori bianchi dall’assistente all’occorrenza. In alternativa, sempre su YouTube ci sono centinaia di video e playlist dalla durata anche molto estesa, da riprodurre senza interruzioni tramite gli altoparlanti connessi a abitazione.
A proposito di rumori bianchi, ecco una serie di gadget per ascoltarli al massimo del comfort e in situazioni differenti.
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www.wired.it
2022-01-18 09:24:02