di Morgan Meaker
Ma Alex Marshall, presidente dell’Iwgb (Independent Workers of Great Britain ,il sindacato britannico che rappresenta i rider che lavorano per le principali piattaforme di delivery), sostiene che i corrieri di Ryde che ha incontrato lavorando per il servizio di consegna della spesa Ocado e per Gorillas non hanno contratti che danno loro diritto a ferie o malattia. Marshall teme che le aziende di outsourcing possano creare un sistema con diverse categorie di lavoratori, permettendo così alle società di delivery di pubblicizzare il fatto di avere lavoratori dipendenti e allo stesso di approfittarsi di una forza lavoro flessibile che non ha diritto a benefit o al salario minimo. “La cultura dell’esternalizzazione inizia a insinuarsi in diversi settori di queste aziende” – ha detto Marshall – “. Questi ragazzi lavorano letteralmente fianco a fianco, ma uno è trattato da dipendente mentre l’altro da collaboratore esterno“.
La situazione in Italia
Anche in Italia Just Eat potrà collaborare, entro determinati titoli, con agenzie interinali per la contrattualizzazione dei suoi rider. Nel novembre del 2020, la società aveva annunciato l’intenzione di assumere i suoi tremila rider con contratti da lavoratori dipendenti con il modello Scoober, sfilandosi di fatto dall’accordo firmato solo pochi mesi prima tra Assodelivery (la federazione delle piattaforme di food delivery italiane, che all’epoca comprendeva oltre a Just Eat anche Deliveroo, Glovo, Uber Eats e Social Food) e il sindacato Ugl, anche a seguito di diverse contestazioni e proteste da parte dei rider.
Inizialmente i rider di Just Eat avrebbero dovuto essere assunti tramite Takeaway Express Italy, una società costituita ad hoc e controllata al cento %. Nel marzo del 2021, poi, la società aveva raggiunto un accordo con i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti per inquadrare i rider con il ccnl del settore logistica. Il contratto – che dopo un periodo iniziale di assunzioni tramite Takeaway Express Italy prevede anche il ricorso ad agenzie interinali – include l’applicazione di festività, lavoro straordinario, ferie, malattia e congedi di maternità/paternità e diversi regimi orari di part time (da 10, 20 o 30 ore).
La retribuzione parte da 8,50 euro all’ora, a cui si aggiungono premi di consegna, maggiorazioni per il lavoro supplementare, straordinario, festivo e notturno e l’accantonamento del tfr. Sono inoltre previste indennità a titolo di rimborso chilometrico per l’utilizzo del proprio mezzo, dotazioni di sicurezza gratuite e coperture assicurative.
La proposta della Commissione europea
Naturalmente, il tema delle condizioni di lavoro dei rider è stato oggetto di attenzioni anche da parte dell’Unione europea. Nel dicembre 2021, la Commissione europea ha presentato una proposta di direttiva, in realtà rivolta in senso più esteso a tutti i lavoratori delle piattaforme digitali, finalizzata a garantire “diritti e […] prestazioni sociali loro spettanti” e una “protezione aggiuntiva per quanto riguarda l’uso della gestione algoritmica”.
Le misure, che se approvate modificherebbero profondamente la natura dei rapporti lavorativi nella gig economy, prevedono la presunzione legale che un lavoratore sia considerato dipendente al soddisfacimento di determinate condizioni, attribuendo alle società l’onere della prova. La proposta, inoltre, imporrebbe una maggiore trasparenza sugli algoritmi utilizzati per la gestione delle piattaforme e sul loro impatto sui lavoratori.
Finora le società della gig economy sono state oggetto di procedimenti giudiziari e leggi mirate in tutto il mondo. Se l’esternalizzazione dei lavoratori dovesse diventare la norma, anche le agenzie interinali sarebbero destinate a esserne interessate. Anche secondo Marshall dell’Iwgb attribuire responsabilità è più complicato quando sono coinvolte aziende che esternalizzano dei servizi. “Ma a essere completamente onesti, dal punto di vista dei lavoratori non è necessariamente un problema – ha detto –. Fino a che ottengono la retribuzione e le corse che vogliono, a loro non fa grande differenza“.
Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Wired Uk.
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2022-01-18 16:32:57