I 1.008 grandi elettori approdano a Montecitorio per l’elezione del prossimo presidente della Repubblica in un clima di sfinente trattativa: alla prima seduta i nomi dei candidati resteranno coperti da una coltre di schede bianche
Si parte. Montecitorio, ore 15: un fischio di inizio che si annuncia a vuoto. Serve ancora tempo, ai partiti, per trovare il successore di Mattarella. C’ chi dice 48/72 ore. Forse quanto basta per togliere dal campo la maggioranza qualificata di due terzi (672 voti) necessaria nei primi tre scrutini (uno al giorno) e giungere alla quarta, in cui sar sufficiente la
maggioranza assoluta (505). Pare proprio che oggi ci si debba accontentare della sola proiezione delle ombre. Le figure, al gran ballo del Quirinale, resteranno coperte sotto una coltre di schede bianche. Questo, almeno, il quadro di queste ore.
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I 1.008 grandi elettori approdano a Montecitorio in un clima di sfinente trattativa. Coalizioni divise e partiti frammentati al loro interno. Nessuno possiede la golden share. Vincer, come si ripete da giorni, chi ha meno veti piuttosto che chi ha pi voti. Un assioma utile, forse, a Pier Ferdinando Casini, figura tra le pi accreditate come alternativa al premier Mario Draghi. L’ex presidente della Camera pu vantare simpatie a destra e a sinistra. Lo sospinge il capo di Italia viva Matteo Renzi: Personalit a cui si pensa. Non lo sostiene, per, Matteo Salvini: Non sar tra i nostri candidati. Non poco. Il leader della Lega, che insegue il ruolo di kingmaker dopo il ritiro di Silvio Berlusconi, si anche ripetutamente opposto (fino ad ora) all’ex presidente della Bce: Muoverlo da Palazzo Chigi sarebbe pericoloso. Annuncia, Salvini, che il centrodestra far suoi proposte. Ma se davvero vuole passare non potr scegliere candidati di parte. Forse anche per questo, nel tam tam del Palazzo, oltre ai soliti nomi sul fronte del centrodestra — Maria Elisabetta Casellati, Letizia Moratti, Marcello Pera — si sentono fare anche altre ipotesi: il capo degli 007 italiani Elisabetta Belloni, ad esempio, che secondo qualcuno per potrebbe essere utile anche per la guida del governo.
Non dispiacerebbe invece ad Enrico Letta (ma turberebbe alcuni big del suo partito, dove prende quota Casini, nonch gli alleati dei 5 Stelle) se il capo del governo traslocasse al Colle. L’optimum, poi, per il segretario del Pd, sarebbe se ci restasse direttamente Mattarella. Il presidente oggi seguir il primo spoglio da Palermo, quasi a segnare una distanza, semmai ce ne fosse ancora la necessit dopo tante parole chiare. Un’ipotesi, quella del bis dell’attuale capo dello Stato, che viene bocciata da Lega e Fratelli d’Italia mentre sarebbe ben vista dal Cavaliere.
Occorrer anche addentrarsi nella selva oscura del
Gruppo misto
(circa 100 grandi elettori) per capire, all’occorrenza, che partita giocheranno. Grande quindi la confusione sotto il cielo, anche se all’improvviso potrebbe arrivare la schiarita. Dopo l’ennesima schermaglia di ieri Salvini oggi vedr Letta. E, quasi a spostare le lancette, ha fissato per domani una nuova riunione dei suoi gruppi. La responsabilit interamente nelle mani delle forze politiche. giunta l’ora di esercitarla.
24 gennaio 2022 (modifica il 24 gennaio 2022 | 10:21)
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Marco Ascione , 2022-01-24 09:22:04
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