l’intervista
Mezzogiorno, 26 gennaio 2022 – 13:43
Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia: «Non stiamo più contrastando la diffusione del coronavirus, serve un approccio diverso. Palese alla Sanità? Non è epidemiologo»
di Francesco Strippoli
Il primato della Puglia la disturba?
«Siamo in zona gialla e speriamo di non arrivare all’arancione. I parametri per il cambio di colore sono tre: l’occupazione dei reparti medici, le terapie intensive e la diffusione del virus. In Puglia c’è un risultato straordinario per quello che riguarda l’immunizzazione. Ma i dati della fondazione Gimbe sono lì a dimostrarlo: il virus qui viaggia più che altrove».
«Abbiamo impegnato tutte le risorse nelle vaccinazioni e non contrastiamo più il virus. Abbiamo perso le tre T: tamponi, tracciamento, trattamento. E questo atteggiamento diventa pericoloso perché la fascia gialla potrebbe presto diventare arancione o perfino rossa, con quel che consegue in termini di libertà sulle persone e sulle aziende».
Molti presidenti di Regione chiedono il superamento delle fasce. Lei non concorda?
«Superare il criterio è giusto ma solo se si mette in atto una strategia diversa rispetto a quella della Puglia. Emiliano cerca il risultato per essere il primo della classe nei vaccini. Ma il contrasto alla pandemia lo fai se realizzi l’immunizzazione ma pure la prevenzione, il trattamento e l’assistenza domiciliare. Il paziente non deve arrivare in ospedale».
«Due figure professionali, che non vengono valorizzate. La prima è quella del direttore di distretto che dovrebbe coordinare i medici di base e i pediatri nell’attività di “tamponamento” e assistenza domiciliare. L’altra figura trascurata è il medico del lavoro».
«Ha sentito che siano mai stati convocati dalla Regione? E invece i medici del lavoro sono essenziali: i lavoratori si spostano in continuazione tra ambiente di vita a quello di lavoro e viceversa. Sono un veicolo naturale per il virus. La verità è che manca un assessore alla sanità con competenze di sanità e igiene pubblica. Come Lopalco».
Non è che rimpiangete Lopalco, dopo averlo criticato?
«Figurarsi, io e Lopalco abbiamo pure studiato assieme. No, non l’abbiamo mai attaccato, noi abbiamo sempre criticato Emiliano che non faceva esprimere Lopalco e lo sostituiva nel ruolo di assessore: come del resto ha riconosciuto Lopalco quando si è dimesso. Ora occorrerebbe avere qualcuno che capisse di epidemiologia, organizzazione sanitaria, direzione ospedaliera».
Potrebbe arrivare Palese, anch’egli un medico.
«Non è un igienista o un epidemiologo».
Non era questa la domanda.
«D’accordo, allora diciamolo: non si possono scavalcare i recinti. Ognuno offre il proprio contributo ma restando nel proprio campo, anche se riconosco che Emiliano è un artista nel mercato delle vacche. Se Palese sarà assessore? Lo giudicheremo da quello che farà. Ma proprio lui, quando era nel centrodestra, mi ha insegnato a diffidare da quelli che fanno il salto della quaglia. Io resto fedele ai suoi insegnamenti».
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26 gennaio 2022 | 13:43
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