di Kevin Carboni
Più didattica in presenza, quarantene ridotte e green pass illimitato ottenuto con tre dosi. Sono queste alcune delle decisioni più importanti prese dal Consiglio dei ministri nella serata del 2 febbraio. Di fatto per le persone vaccinate cadono gran parte delle limitazioni, anche nelle zone rosse, mentre il green pass senza data di scadenza risponderebbe all’attesa su se, come e quando somministrare una eventuale quarta dose dei vaccini contro Covid-19. Le nuove misure sono state esposte dal ministro della Salute, Roberto Speranza, e dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, durante una conferenza stampa a chiusura della riunione dell’esecutivo.
Le decisioni:
- Green pass illimitato
- Regole in zona rossa
- Didattica a distanza
- Quarantene e rientro in classe
- Turismo
Il governo, sotto indicazione della Cabina di regia, ha rimosso tutti i limiti temporali al green pass ottenuto dopo la terza dose di vaccino e per le persone guarite dal Covid-19 dopo aver ricevuto due cosi. Pertanto, le persone che rientrano in queste due categorie saranno in possesso di un green pass illimitato, almeno finché non saranno prese delle decisioni in merito a una eventuale quarta dose booster.
Per le persone vaccinate non varranno più le restrizioni previste in zona rossa, mentre dovranno essere rispettate solo da chi non è vaccinato.
A partire dalle scuole elementari, le studentesse e gli studenti con tre dosi di vaccino o con due dosi da meno di quattro mesi non dovranno più andare in didattica a distanza (Dad), ma potranno continuare normalmente le lezioni. Mentre scatterà solo per i non vaccinati o guariti e durerà cinque giorni. Nelle scuole dell’infanzia e primarie, non vaccinati e guariti entreranno in Dad al raggiungimento di cinque persone positive in classe, mentre nelle scuole secondarie se si superano i due casi.
Quarantene e rientro in classe
Per studentesse e studenti non vaccinati, i giorni di quarantena verranno ridotti da dieci a cinque se si ottiene un tampone negativo anche effettuato in abitazione. Dopodiché sarà possibile rientrare immediatamente a scuola.
I turisti provenienti da paesi che usano vaccinazioni non riconosciute dall’Italia potranno entrare nei nostri confini nazionali presentando un tampone negativo. Rispetto invece ai viaggi all’interno dell’Unione europea, dal primo febbraio, per chi viaggia all’interno del blocco si applica in tutti i Paesi dell’Unione un periodo standard di 270 giorni (nove mesi) di validità dei certificati, rilasciati dopo aver completato il ciclo di vaccinazione con la seconda dose o con una dose unica, in caso di vaccini monodose o di procedure nazionali che prevedono una dose dopo la guarigione.
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www.wired.it
2022-02-02 18:50:06