Segnali di guerra e frenetici tentativi di dialogo: Mosca richiama il personale da Kiev. Telefonata Blinken-Lavrov. Putin oggi parla con Macron e poi con Biden
Sulla crisi in Ucraina ecco tutti gli aggiornamenti di sabato 12 febbraio. Crescono i timori di un’invasione russa dell’Ucraina. In corso una fitta rete di colloqui tra i presidenti degli Stati coinvolti.
Ore 17.18 — La Casa Bianca: cominciati i colloqui Putin-Biden
in corso dalle 17.04 (11.04 di Washington, 19.04 di Mosca) il colloquio telefonico fra Joe Biden e il presidente russo Vladimir Putin. La telefonata stata organizzata ieri. Mosca aveva inizialmente suggerito luned ma la Casa Bianca ha spinto per oggi e la Russia alla fine ha accettato.
Ore 17.10 — La compagnia di bandiera olandese cancella i voli da e per Kiev
Mentre crescono i timori di un’invasione russa in Ucraina, la Klm, la compagnia di bandiera dell’Olanda, ha cancellato a partire da questa sera tutti i voli diretti in Ucraina. la prima. La ministra svedese degli Esteri Ann Linde ha annunciato su Twitter di avere disposto il rimpatrio degli svedesi in Ucraina (circa 300).
Ore 17.04 — Conclusa riunione alla Farnesina. Di Maio: L’ambasciata resta operativa
Alla Farnesina, dove si appena conclusa una riunione sulla crisi ucraina, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha ribadito che si
deciso di invitare, in via precauzionale, tutti i cittadini italiani presenti in Ucraina a rientrare con mezzo commerciali e abbiamo invitato a posticipare tutti i viaggi verso l’Ucraina. Per quanto riguarda il personale delle ambasciate, ritirato gi da giorni almeno in parte da altri Paesi dell’Alleanza atlantica: Un’altra disposizione quella di far rientrare tutto il personale non essenziale della nostra sede diplomatica a Kiev, ovviamente l’ambasciata resta pienamente operativa. Poco dopo, la Germania ha annunciato la riduzione dello staff diplomatico in Ucraina, il trasferimento del consolato generale nel Donetsk da Dnipro a Leopoli, l’invito ai tedeschi a lasciare il Paese.
Ore 17.01 — Il Cremlino: Putin a Macron, speculazioni provocatorie, che rendono pi possibile l’attacco
Una comunicazione del Cremlino. Le accuse alla Russia sui piani di invasione dell’Ucraina sono speculazioni provocatorie, e potrebbero portare a un conflitto nel Paese: cos ha detto il presidente russo Vladimir Putin nella sua telefonata di oggi con l’omologo francese Emmanuel Macron. I due presidenti hanno discusso della crisi. Il Cremlino ha commentato il colloquio aggiungendo che
si stanno creando le condizioni per possibili azioni aggressive delle forze di sicurezza ucraine nel Donbass. Macron ha sottolineato che un dialogo sincero non compatibile con un’escalation. Putin ha scagliato la palla nel campo avversario e criticato la consegna estesa di armi moderne ai Paesi della regione. Macron ha ribadito, cos comunica l’Eliseo, la determinazione a reagire degli occidentali in caso di operazione militare russa in Ucraina. Una telefonata di un’ora e quaranta minuti dai toni tesi, che si chiusa senza accordi. In giornata, Macron avr colloqui telefonici con l’omologo americano Joe Biden, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Ore 17 — Sottomarino americano allontanato dalle acque russe
Il sottomarino Usa classe Virginia, intercettato dalla flotta di Mosca nelle acque territoriali russe nell’Oceano Pacifico — precisamente vicino all’isola di Urup nell’arcipelago delle Curili — ha respinto l’invito ad allontanarsi ed stato costretto stamattina con mezzi non esplicitati a lasciare le acque territoriali russe a tutta velocit. Lo ha comunicato il ministero della Difesa di Mosca. Poco dopo, il ministero della Difesa di Mosca ha convocato l’attach militare dell’ambasciata americana per consultazioni.
Ore 15.20 – Telefonata Pentagono-ministro Difesa russo
Mosca rende noto che il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, ha avuto un colloquio telefonico con il capo del Pentagono, Lloyd Austin. In discussione questioni di sicurezza di interesse reciproco. La mappa.
Ore 14.22 – Di Maio: ritiro parziale dall’ambasciata
Il ministro degli Esteri: procediamo con il rientro in Italia del personale non essenziale dell’ambasciata italiana a Kiev.
Ore 14.00 – La Farnesina chiede agli italiani di lasciare l’Ucraina
na misura precauzionale: il ministero degli Esteri chiede ai connazionali presenti in Ucraina di lasciare il Paese temporaneamente in considerazione dell’attuale situazione, con i mezzi commerciali disponibili. Sulla stessa linea anche gli altri aesi Ue, comprese Francia e Germania.
Ore 14.00 – Blinken: Strada diplomatica resta aperta
Lo fa sapere il Dipartimento di Stato Usa: Antony Blinken ha detto al ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov che la strada diplomatica resta aperta, ma serve una de-escalation. Se Mosca dovesse decidere per un’invasione dell’Ucraina, questa si tradurrebbe in una risposta della Nato risoluta, massiccia e unita. Leggi qui i movimenti delle truppe russe.
Ore 13.47 – Zelensky riprende gli Usa: creano panico
Ci sono troppe informazioni circa una guerra su vasta scala da parte della Federazione russa contro l’Ucraina; si indicano addirittura le date precise. Fonti di intelligence Usa hanno indicato nel 16 febbraio il giorno dell’attacco russo. La verit che noi abbiamo informazioni diverse, dice Zelensky. Il miglior amico dei nostri nemici il panico nel Paese. E tutte queste informazioni provocano solo panico e non ci aiutano.
Ore 13.30 – Lavrov a Blinken: avete ignorato le nostre richieste
Gli Stati Uniti e la Ue hanno ignorato le richieste della Russia sulla sicurezza. Lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov al segretario di stato americano Antony Blinken in un colloquio telefonico. Lo riferisce il ministero di Mosca in una nota. Per Lavrov le affermazioni di Washington secondo cui Mosca vuole invadere l’Ucraina sono delle provocazioni e un modo di fare propaganda anti-russa.
Ore 12.40 – Di Maio convoca Unit crisi
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha convocato una riunione di coordinamento all’unita d crisi della Farnesina per le 13 sugli sviluppi sulla situazione in Ucraina.
Ore 12. 20 – La Germania: uno scontro non si pu escludere
Il governo di Berlino invita i connazionali a lasciare l’Ucraina. La Germania tra i Paesi pi aperti alle trattative con Mosca. Le tensioni tra Russia e Ucraina sono aumentate ulteriormente negli ultimi giorni e non si pu escludere uno scontro militare fa sapere il ministero degli Esteri tedesco.
Ore 12.19 – Via subito da ambasciata Usa
Gli Stati Uniti hanno ordinato a quasi tutti i 200 dipendenti dello staff dell’ambasciata in Ucraina di lasciare subito il Paese. Da domani saranno sospesi tutti i servizi consolari a Kiev. Rester soltanto un piccolo contingente diplomatico nella citt di Leopoli, verso il confine occidentale, per gestire le emergenze. Lo fa sapere il Dipartimento di Stato Usa.
Ore 12.00 – L’Unione europea sostiene Kiev
La Ue e i suoi partner sono uniti nel sostenere l’Ucraina. Lo ha scritto l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, in un messaggio su Twitter. Borrell ha reso noto di aver avuto ieri sera una conversazione telefonica con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. Saremo risoluti e decisi nell’agire in caso di ulteriore aggressione da parte della Russia, ha scritto Borrell.
Ore 11.55 – Londra: tutti a dimora
La Gran Bretagna ritirer tutti i suoi militari ancora presenti in Ucraina entro domenica, di fronte al timore di un’imminente invasione russa. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Difesa James Heappey. Tutti i cittadini britannici presenti in Ucraina sono invitati a lasciare immediatamente il Paese, perch la Russia nella posizione di poter sferrare un attacco senza preavviso.
Ore 11.25 – L’affondo della portavoce Zakharova
L’isteria della Casa Bianca parla chiaro: gli anglosassoni hanno bisogno di una guerra. Ad ogni costo. Provocazioni, disinformazione e minacce sono il loro metodo preferito per risolvere i problemi interni. Lo dice la portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova. Senti chi parla.
Ore 10.50 – Esercitazioni della Marina russa
Proseguono nel Mar Nero le esercitazioni su larga scala avviate questa mattina dalla Marina russa, che ha mosso 30 navi da Sebastopoli e Novorossijsk. Il ministero della Difesa di Mosca sostiene che lo scopo difendere la costa della penisola di Crimea, le basi del Mar Nero e l’economia del Paese da possibili minacce militari.
Ore 10.45 – L’invito della Farnesina agli italiani in Ucraina
Il ministero degli Esteri italiano invita i connazionali presenti in Ucraina a registrarsi presso l’ambasciata per essere rintracciabili, ma non chiede loro di lasciare il Paese. La Farnesina, attraverso la propria Unit di Crisi e l’Ambasciata a Kiev, che resta pienamente operativa, mantiene un costante monitoraggio della situazione in Ucraina e vaglia ora per ora l’evoluzione della situazione nel Paese, anche in coordinamento con i partner Ue. Ai connazionali presenti a vario titolo in Ucraina si ricordat la possibilit di registrarsi sul sito www.dovesiamonelmondo.it
, che consente di indicare la propria abitazione su una mappa.
Ore 10.24 – Il Cremlino: l’Occidente vuole sottomettere la Russia
L’Europa, la nostra dimora comune, sarebbe oggi pi stabile e sicura se l’Occidente non fosse stato ossessionato dall’idea di sottomettere la Russia al suo volere. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, all’agenzia di stampa Sputnik.
Ore 10.12 – Altri soldati americani in Polonia
Gli Stati Uniti invieranno altri 3 mila soldati in Polonia: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak
Ore 9.24 – Blinken: segnali molto inquietanti
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha confermato, dalle Fiji, che oggi parler con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Ancora nessuna indicazione per il colloquio atteso per le prossime tra Joe Biden e Vladimir Putin. Continuiamo a vedere segnali molto inquietanti dell’escalation russa, comprese nuove forze che arrivano al confine ucraino — fa sapere Blinken — Siamo in una fase in cui un’invasione potrebbe iniziare in qualsiasi momento.
Ore 9.05 – Il sindaco di Kiev: Riserve di combustibile
I servizi della citt di Kiev stanno lavorando per prevenire una situazione d’emergenza di natura militare. Il sindaco della capitale, Vitaly Klichko, ha parlato di riserve di combustibile e generatori elettrici installati per operare ininterrottamente in una situazione di emergenza.
I dipendenti della missione diplomatica russa in Ucraina hanno iniziato a lasciare il Paese. Lo riporta Ria Novosti, citando una fonte informata. I diplomatici e i funzionari consolari in Ucraina hanno iniziato a tornare in Russia, scrive l’agenzia russa, secondo la quale sullo sfondo degli allarmi lanciati dai Paesi occidentali ai propri cittadini, Mosca ha deciso d’intraprendere la stessa strada. Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, aveva accennato alla possibilit di uno scenario del genere durante la conferenza stampa seguita ai colloqui, questa settimana, con l’omologa britannica Liz Truss a Mosca.
Fuggi fuggi. Il presidente americano Joe Biden ha lanciato l’avvertimento che un’invasione russa potrebbe iniziare la prossima settimana. Secondo la Cia, i servizi segreti Usa, la data dell’attacco sarebbe il 16 febbraio. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno chiesto ai loro cittadini di lasciare il Paese entro 48 ore. Un attacco da parte degli oltre 100.000 soldati russi (secondo i servizi segreti norvegesi sono ormai 150 mila), potrebbe verificarsi da un giorno all’altro, ha detto ai giornalisti Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca.
Gli Stati Uniti annunceranno oggi l’evacuazione di tutto il personale della loro ambasciata a Kiev. Lo riporta l’agenzia Associated Press, secondo la quale il Dipartimento di stato americano far l’annuncio in giornata. Un piccolo numero di funzionari potrebbe rimanere nella capitale ucraina, ma la gran parte dei quasi 200 americani che lavorano alla rappresentanza diplomatica verranno fatti uscire dal Paese o trasferiti nelle zone occidentali, vicino al confine polacco, in modo da mantenere una presenza diplomatica. Washington aveva gi ordinato alle famiglie dello staff dell’ambasciata americana di lasciare Kiev.
Per oggi era atteso un colloquio tra Biden e il presidente russo Vladimir Putin. A dicembre i due avevano parlato per 50 minuti al telefono. Il presidente Usa e sei leader europei, i capi della Nato e dell’Unione Europea ieri hanno fatto il punto sulla peggiore crisi tra Occidente e Russia dalla fine della Guerra Fredda, in un summit da remoto a cui ha partecipato anche il premier Mario Draghi. Per ora il Segretario di stato Usa Antony Blinken ad annunciare per oggi un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Putin dovrebbe tornare a sentire il leader francese, Emmanuel Macron, con il quale nei giorni scorsi si era intrattenuto al Cremlino per cinque ore di colloqui. Gli spiragli di trattativa prospettati da Macron dopo la visita confliggono con quanto sta avvenendo in queste ore. La partenza dei diplomatici russi un altro tassello che rende pi credibile lo scenario di un’invasione. Sottolineando le prospettive cupe, una serie di Paesi si unita all’esodo di diplomatici e cittadini dall’Ucraina, mentre i prezzi del petrolio sono aumentati nel mondo a un livello che non si toccava dal 2014: il Brent ieri ha sfondato i 95 dollari al barile. E intanto in Cina i Giochi olimpici continuano sulla neve artificiale.
12 febbraio 2022 (modifica il 12 febbraio 2022 | 18:14)
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