AGI – Nel ventiquattresimo giorno di guerra, l’offensiva russa in Ucraina appare in una fase di stallo sulla maggior parte dei fronti. Secondo fonti dell’intelligence statunitense, le forze di Mosca schierate 30 chilometri a Est di Kiev stanno incontrando una feroce resistenza. Le truppe russe starebbero registrando scarsi progressi anche a Chernihiv, nel Nord, e a Karkhiv, seconda città del Paese, ormai cinta d’assedio e bersaglio di pesanti bombardamenti.
Secondo il ministro della Difesa britannico, l’esercito russo continua a lottare con problemi logistici, legati non solo alla distanza tra le linee ma ai costanti attacchi ucraini alle catene di approvvigionamento. Dove l’offensiva di Mosca sembra giunta a un punto di svolta è a Mariupol: qui l’esercito ucraino ha ammesso di non avere forze sufficienti per spezzare il blocco della città portuale, dove sarebbero intrappolati oltre 300 mila civili, da due settimane senza elettricità, riscaldamento e acqua e con riserve di cibo e medicinali ormai esaurite.
A Mariupol le forze russe sono riuscite a entrare in città e i combattimenti strada per strada stanno rendendo complicate le operazioni di soccorso per liberare le centinaia di persone intrappolate nei sotterranei del teatro bombardato. La battaglia infuria nel centro della città e gli scontri sono particolarmente accaniti nell’area dell’acciaieria, tra i maggiori stabilimenti industriali ucraini.
Le informazioni sono contrastanti. Ieri un funzionario del governo ucraino aveva affermato che la fabbrica era caduta in mano ai russi. Oggi Vladislav Sobolievskyi, membro del battaglione Azov, milizia nazionalista molto presente a Mariupol, ha dichiarato alla televisione ucraina che l’acciaieria è sotto il loro controllo. Vadym Denysenko, portavoce del ministero dell’Interno ucraino, ha affermato che l’impianto è stato completamente distrutto dagli intensi bombardamenti aerei che non smettono di martellare la città.
Nel Sud Ovest, a Mykolaiv, non è ancora chiaro il bilancio del raid russo di ieri su alcune caserme dove venivano addestrati i militari ucraini. Secondo i cronisti sul posto, i decessi sarebbero oltre 40. Il sindaco della città, Oleksandr Senkevich, ha parlato di una “situazione difficile”, con numerosi villaggi circostanti in mano ai russi. Mykolaiv si trova a Est dello strategico porto di Odessa e le forze di Mosca, dopo aver tentato invano di aggirarla a Nord, hanno fatto ricorso all’artiglieria.
Le forze russe hanno annunciato di aver utilizzato, per la prima volta dall’inizio delle operazioni, missili balistici ipersonici Kinzhal, che avrebbero distrutto un deposito sotterraneo di missili e munizioni aeree nella regione di Ivano-Frankivsk. Mosca ha anche comunicato la distruzione di tre sistemi missilistici di difesa aerea S-300 e dei centri di sorveglianza radio dell’intelligence ucraina a Velykyi Dalnyk e Velykodolynske, nella regione di Odessa.
Kiev, da parte sua, ha riferito che i soldati russi che hanno perso la vita dall’inizio della guerra sono 14.400 e che un quinto generale russo è stato ucciso in battaglia. Si tratterebbe di Andrei Mordvichev, caduto a Chernobayevka sotto i colpi dell’artiglieria.
Source link
Francesco Russo , 2022-03-19 14:58:07
www.agi.it