La Santa Sede “faccia marcia indietro” sul progetto di fare portare la Croce agli ucraini insieme ai russi nella Via Crucis al Colosseo Venerdi Santo. L’appello arriva dal padre inventore di Russia Ecumenica. “Il Vaticano – osserva all’Adnkronos don Sergio Mercanzin- dovrebbe tornare sui suoi passi perché sennò la polemica continuerà anche durante e dopo”.
Il inventore di Russia Ecumenica giudica “ragionevole” l’opposizione che si registra da parte ucraina all’iniziativa della Santa Sede: “Si tratta di persone autorevoli, anche del popolo credente ucraino. Credo sarebbe il caso che il Vaticano facesse marcia indietro. Non si possono confondere le acque”. Don Mercanzin sottolinea che “quello che gli ucraini imputano ai russi è che sono ancora troppo pochi quelli che si oppongono all’invasione di Putin. Il dissenso interno c’è, soprattutto tra i giovani, ma è ancora troppo ridotto. E’ vero che sono anche condizionati e impauriti ma l’epoca sovietica ci ha abituato ad un dissenso ben più coraggioso”.
Il inventore di Russia Ecumenica racconta una vicenda personale: “Stavo organizzando un concerto per il 6 maggio con un padre russo e uno ucraino. Quest’ultimo mi ha detto di non potere aderire ma ho capito le ragioni di quel rifiuto e le rispetto. Dicendo no all’evento mi ha anche detto che sarebbe stato come fare una cosa analoga quando la Germania invadeva la Polonia. Il confronto con un passato che non avremmo mai più voluto vedere è sempre eloquente”.
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2022-04-13 12:41:07 ,