Le ombre di Conte che non volle mai lasciare la delega ai Servizi segreti- Corriere.it

Questa la storia di un premier che vissuto due volte e che nelle sue due vite a palazzo Chigi finito coinvolto in altrettante storie a dir poco oscure, le cui trame sembrano pagine strappate dai romanzi di John le Carr: tra intrighi internazionali, tentativi di spionaggio, presunti complotti e ingerenze di Paesi stranieri. Alla guida del governo giallo-verde, nel 2019, Giuseppe Conte si impigli nel Russia-gate perch fece uno strano favore a Donald Trump. Alla guida del governo giallo-rosso, nel 2020, si impigli nel Covid-gate perch accett uno strano favore da Vladimir Putin. Due indizi sono pochi per fare una prova, ma sono troppi i dettagli senza risposta.

L’estate romana di William Barr, per esempio ancora oggi avvolta dal mistero. Tre anni fa, l’allora ministro delle Giustizia americano incontr due volte nella capitale il capo del Dis Gennaro Vecchione, ad agosto e a settembre. Per i suoi viaggi — scrive il New York Times — salt ogni protocollo in patria, e la stessa cosa fece il responsabile dei servizi italiani che avvis solo a missione compiuta i direttori dell’Aise e dell’Aisi, i bracci operativi degli 007 nazionali. L’incontro tra Barr e Vecchione fu autorizzato da Conte, sebbene le procedure non lo contemplassero.

Ma a Washington Trump fremeva perch cercava la prova di un complotto ai suoi danni in campagna elettorale, che sarebbe stato orchestrato dai Democratici americani insieme all’ex premier italiano Matteo Renzi. Cosa abbia chiesto l’ospite non chiaro. Ma non un caso se all’appuntamento di agosto a Roma si present con il procuratore John Durham, a cui era stato affidato il Russia-gate. E non nemmeno un caso se dagli Stati Uniti emergono ora dettagli sugli incontri tra Barr e Vecchione, riferiti da Repubblica. A Washington ora c’ Joe Biden, e questi spifferi — spiega un esponente del Copasir — sono un messaggio della nuova Amministrazione.

Fonti grilline raccontano che Conte sia molto teso. Forse perch si reso conto di essersi infilato allora in uno scontro tra servizi americani. E siccome dall’altra parte dell’Atlantico il vento cambiato, i segnali che arrivano sono inequivocabili. In ogni caso il Copasir ha deciso ieri di non riaprire questo dossier, perch — sussurra uno dei membri del Comitato — la situazione internazionale delicata e qualcuno ha chiesto di non complicarla a livello nazionale.

Ma resta aperto l’altro dossier, che appartiene all’epoca del Conte giallo-rosso e riguarda l’offerta di aiuto giunta da Mosca, quando l’Italia era piegata dalla pandemia. l’altra vicenda con molte zone d’ombra. certo intanto che l’operazione Dalla Russia con amore nascondesse un tentativo di spionaggio ad alcune basi militari italiane, come riferito da fonti della Difesa e dell’intelligence. Ed altrettanto certo che la Nato avesse lanciato l’allarme. La missione voluta da Putin del marzo 2020. Ad aprile il comandante supremo del Patto in Europa — intervistato dal Corriere — chiese all’Italia di prestare strettissima attenzione alla maligna influenza russa. A maggio il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, risped a abitazione gli ospiti.

Anche in questo caso la ricostruzione auto-assolutoria di Conte carente. Al Copasir l’ex premier ha raccontato che il 21 marzo del 2020 ricevette la telefonata di Putin, pronto a dare un aiuto. Ma come mai, appena il giorno dopo, atterrarono a Pratica di Mare tredici Ilyushin? Come fu possibile organizzare in poche ore una simile missione? Nell’inchiesta di Fiorenza Sarzanini per il Corriere si riporta la tabella presentata dai russi, con i nomi, i profili e le date di nascita dei 230 uomini mandati in Italia: segno che Mosca aveva selezionato anche i militari per la spedizione. Nemmeno la migliore agenzia matrimoniale saprebbe preparare un rinfresco nuziale cos rapidamente. Nemmeno Conte ha saputo fornire spiegazioni.

O forse la spiegazione di tutte queste storie va cercata nell’ostinazione con cui il premier giallo-verde e giallo-rosso tenne sempre per s la delega ai servizi nei suoi anni a Palazzo Chigi. Anche se gli cost Palazzo Chigi.