Sparatoria in un supermercato a Buffalo, stato di New York, negli Usa: ad aprire il fuoco è stato Payton Gerdon, un ragazzo di 18 anni armato con un AR-15. Il giovane, riportano alcuni media americani, ha effettuato il live streaming dell’attacco sui social e postato un manifesto in cui si identifica come un suprematista bianco e antisemita, seguace delle teorie che pensano si vogliano sostituire i bianchi con altre razze. Gerdon ha aperto il fuoco in un supermercato della catena Tops, molto popolare nel nord dello stato di New York. Quando la polizia è arrivata a Jefferson Avenue, dove si trova il supermercato, ha trovato vittime del killer davanti all’ingresso, mentre altre erano all’interno.
Nel video scene raccappriccianti
Dopo l’arresto la polizia di Buffalo ha confermato che lo sparatore aveva un fucile semiautomatico e indossava una mimetica. Nel video trasmesso dall’assassino su Twitch, si vedono scene raccapriccianti, tra cui una donna che viene colpita alla testa mentre esce dal supermarket. Il killer, aggiungono i media locali, aveva messo online un manifesto suprematista e cospirazionista di 106 pagine in cui tra le altre cose affermava: «Voglio che capiate una sola cosa da questo scritto. Devono cambiare i tassi di natalità dei bianchi. La cittadinanza bianca diminuisce. Per mantenere la sua cittadinanza bisogna arrivare a un tasso di fertilità… che nell’occidente dev’essere di circa 2.06 figli per donna».
La polemica sul simbolo neonazista
L’Fbi sta indagando sulle strage al supermercato di Buffalo come crimine d’odio e motivato da un violento estremismo razzista. Payton Gerdon, il killer del supermercato di Buffalo, ha usato il simbolo esoterico – molto amato dai nazisti – del “sole nero” (sonnsenrad), utilizzato in passato anche dai combattenti ucraini del reggimento ultra nazionalista Azov. L’uso del simbolo ha scatenato un dibattito sui social, con alcuni che accusano gli Stati Uniti di finanziare i suprematisti ucraini con l’invio di miliardi di dollari di aiuti. Altri invece precisano come il killer di Buffalo non ha usato ex simboli del battaglione Azov, ma un simbolo adottato da suprematisti e neonazisti di mezzo mondo.
Biden: strage di Buffalo un atto di terrorismo interno
«Un atto di terrorismo interno»: così il presidente americano Joe Biden ha definito la strage in un supermarket di Buffalo, nello stato di New York, dove un diciottenne suprematista ha ucciso dieci persone. Biden parla di «un crimine ripugnante e motivato dall’odio razziale perpetrato in nome della disgustosa ideologia del nazionalismo bianco». Un atto di terrorismo, aggiunge l’inquilino della Casa Bianca, «che è antitetico a ogni cosa che rappresenta l’America». «Dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere – conclude Biden – per porre fine a questo terrore alimentato dall’odio».