Sono state le prime audizioni parlamentari pubbliche sugli Ufo in mezzo secolo negli Stati Uniti. Protagonista, una sottocommissione dell’Intelligence Committee della Camera dei deputati di Washington. A rispondere alle domande: il vicedirettore dei servizi segnati della marina militare Scott Bray e il capo dell’intelligence del Pentagono Ronald Moultrie. Ma vero primattore sono stati loro, gli Unidentified Flying Objects. Rimasti, durante la discussione a Capital Hill, fedeli alla loro definizione: appunto non identificati e in massima parte inspiegati.
Un video misterioso
Sugli schermi nell’aula del Parlamento, simbolo dei misteri al centro del dibattito, il video mai visto prima dagli americani, perché finora top secret, di uno dei tanti fenomeni a caccia di risposte: un oggetto sferico che sfreccia a fianco di un velivolo militare, un FA-18 per la precisione. Mentre tra gli scranni dei deputati risuonano le parole di Bray, che ha ammesso come la speciale biblioteca del Pentagono sugli Ufo – in realtà ribattezzati Uap, o unexplained aerial phenomena, nel gergo militare – sia in continua crescita e oggi contenga ormai oltre 400 “incidenti”, vale a dire più del triplo di quelli in precedenza riportati.
Extra-terrestri? Nessuna prova
Bray ha tuttavia anche asserito che ad oggi non sono state rinvenute indicazioni di una “origine extra-terrestre” degli avvenimenti o degli oggetti, nonostante la difficoltà nel trovare spiegazioni soddisfacenti. Nessuna comunicazione con gli oggetti in questione è stata riportata, né sono stati effettuati tentativi di comunicare con loro, tutti parsi senza pilota.
La missione delle audizioni
Le audizioni sono il nuovo capitolo di una campagna di trasparenza sugli Ufo negli Stati Uniti, che ha sollevato il sipario su anni di intercettazioni, strumentali e fisiche, da parte delle forze armate. Una trasparenza che procede, pur tra le precauzioni del Pentagono che prende cura di non rivelare nel processo capacità belliche statunitensi o di rendere personale statunitense vulnerabile. Queste cautele di sicurezza sono state riaffermate da Moultrie.
Il grande rapporto
L’appuntamento in Congresso ha dato seguito ad una vera e propria svolta avvenuta l’anno scorso: l’Ufficio del Direttore dell’Intelligence Nazionale aveva rilasciato il primo, ampio e dettagliato rapporto sui cosiddetti Ufo. Il rapporto era stato consegnato nella sua interezza al Congresso, che lo aveva richiesto, accompagnato da un risssunto per il pubblico di nove pagine. Aveva catalogato fenomeni inspiegati nei cieli, spesso in passato a cavallo tra mito e scienza, a partire dal 2004. I fenomeni di cui ha dato conto erano il risultato sia di dati raccolti via sensori che di osservazioni dirette da parte di piloti militari.