Dopo aver esplicitamente confermato la volontà di portare a termine l’acquisto di Twitter nonostante la precedente temporanea sospensione dell’operazione, Elon Musk ha fatto sapere di aver rivisto la propria offerta per il popolare social network.
In particolare, Musk ha annunciato di aver abbandonato l’idea di finanziare parte dell’operazione attraverso la formula del prestito di margine, che avrebbe implicato l’utilizzo del suo portafoglio di investimenti, e di aver aumentato la sua quota di capitale da 27,5 miliardi di dollari a 33,5, specificando come “nuovi impegni diretti” gli abbiano permesso di ridurre l’importo dei prestiti.
Con questo annuncio, Musk sembra voler lasciar intendere il proprio impegno a concludere la trattativa il prima possibile, nonostante gli ostacoli che ancora vigono sulla vicenda. Da quando, lo scorso 25 aprile, Twitter ha comunicato di aver accettato l’offerta di acquisto di 44 miliardi di dollari (circa 41 miliardi di euro) che Musk aveva presentato qualche settimana prima, ci sono stati continui cambiamenti. Anche se l’annuncio di mercoledì25 maggio rappresenta un passo significativo verso il completamento della trattativa, ci sono questioni, come quella dei profili falsi, che rimangono momentaneamente irrisolte.
Qualche settimana dopo aver visto la propria offerta accettata, Musk aveva infatti annunciato la sospensione dell’operazione nell’attesa di verificare l’effettiva percentuale di profili falsi sulla piattaforma, da lui ritenuta ben superiore superiore alla stima ufficiale di 5% fornita da Twitter. Se Musk avesse ragione e il numero effettivo di utenti fosse davvero molto inferiore a quello dichiarato dall’azienda, le prospettive di guadagno sarebbero infatti significativamente inferiori di quelle previste, il che renderebbe il prezzo pattuito per la transazione eccessivo. Il problema, come l’ad di Twitter Parag Agrawal ha ripetutamente specificato nel corso delle ultime settimane, è che contare i profili falsi della piattaforma è estremamente difficile, e, secondo lui, stime migliori di quelle ufficiali non esistono.
Nell’attesa di capire se lo scopo di Musk sia effettivamente di arrivare a un prezzo inferiore, l’imprenditore sta infatti cercando di raccogliere ulteriori fondi per la sua offerta chiedendo agli attuali azionisti, incluso il co-ideatore Jack Dorsey, di convertire le loro quote nella nuova società così da ridurre l’ammontare di cash di cui ha bisogno per finanziare l’operazione.
Leggi tutto su www.wired.it
di Bojan Zeric www.wired.it 2022-05-26 14:30:00 ,