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Le autorità locali di Shanghai hanno annunciato che a partire da mercoledì 1° giugno sarà consentita la riapertura di una parte consistente delle attività commerciali e che sarà eliminato il grosso delle limitazioni al movimento delle persone, ponendo così fine al duro e lunghissimo lockdown che ha bloccato per oltre due mesi la più grande città della Cina dopo un aumento dei casi di coronavirus.
Già martedì, hanno scritto i corrispondenti di vari media, in città hanno cominciato a essere rimosse le barriere che bloccavano le strade e che recintavano i complessi residenziali per impedire alle persone di uscire: a partire da mercoledì, la vita a Shanghai dovrebbe ritornare in buona parte alla normalità, anche se rimarrà qualche notevole restrizione.
There was excitement in the air in part of the city’s Huangpu District on Monday as workers began carefully removing barriers put up to restrict movement during Shanghai’s two-month lockdown. #COVID19 @AndyBxxx pic.twitter.com/T5F3R41lVK
— Shanghai Daily (@shanghaidaily) May 31, 2022
La decisione di eliminare la gran parte delle restrizioni il 1° giugno era stata presa alcune settimane fa, ed è stata confermata martedì dal vicesindaco Zong Ming, che in conferenza stampa ha detto che «la pandemia è stata messa sotto controllo». I nuovi casi di persone positive in città sono ormai ridotti a poche decine: sono stati 31 il 30 maggio e una sessantina il giorno prima.
A partire da mercoledì riprenderanno a circolare i mezzi pubblici e saranno ripristinati alcuni collegamenti via treno con il resto della Cina, che erano stati cancellati all’inizio del focolaio. Le scuole riapriranno parzialmente, anche se per gli studenti sarà facoltativo frequentare in presenza. I supermercati, i centri commerciali e i negozi al dettaglio potranno aprire (in alcune zone avevano già cominciato a farlo giorni fa) ma mantenendo il 75 % di capienza massima. Riapriranno anche bar e ristoranti, anche se le consumazioni all’interno resteranno vietate. Rimarranno però chiuse varie attività come cinema, teatri e palestre.
– Leggi anche: Il primo fallimento della Cina sulla pandemia
Per poter circolare liberamente in città i cittadini dovranno testarsi ogni 72 ore, e presentare prova del test più recente se vogliono salire sui mezzi o entrare negli edifici pubblici.
La fine del lockdown di Shanghai è stata ottenuta dopo sacrifici molto elevati: a causa della decisione del regime cinese di mantenere la strategia “zero COVID”, il lockdown di Shanghai è stato brutale e caotico, e ha provocato proteste e malcontento tra i milioni di cittadini costretti in abitazione per settimane, spesso con metodi violenti.
Ancora oggi, molti sono increduli e un po’ sospettosi sul fatto che le restrizioni stiano veramente finendo. Un lavoratore di banca sentito da Reuters, per esempio, ha detto che al rientro in ufficio porterà con sé un po’ di provviste, nel caso in cui un collega risultasse positivo e tutta l’azienda fosse costretta a isolarsi dentro all’ufficio.
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2022-05-31 14:48:35 ,