Guido Crosetto, ex sottosegretario alla Difesa, già deputato, tra i fondatori di Fratelli d’Italia, ha le idee molto chiare sulla querelle del viaggio di Matteo Salvini a Mosca. Una “missione” diplomatica prima annunciata e poi messa in standby dallo stesso segretario della Lega dopo le polemiche che lo hanno travolto.
Chiarezza o rottura
“La Lega e Forza Italia devono essere chiare sulla Russia e sulla collocazione internazionale dell’Italia, se Salvini e Berlusconi hanno un’altra idea e la pensano diversamente, l’alleanza di centrodestra si rompe”, spiega Crosetto a true-news.it.
Mostra i muscoli atlantisti del partito che ha contribuito a fondare e mette nel mirino anche l’atteggiamento dell’altro partito della coalizione, Forza Italia. Infatti se Salvini è stato travolto per l’idea del viaggio a Mosca, Berlusconi negli scorsi giorni è stato al centro delle polemiche. Per alcune dichiarazioni fatte durante un pranzo a Napoli, dove aveva partecipato a un evento degli azzurri.
Critiche a Berlusconi e Salvini
Crosetto è tranchant sulle frasi del Cavaliere sulle concessioni da fare a Vladimir Putin per cercare di arrivare alla pace.
“Non hanno delle motivazioni politiche, ma piuttosto sono motivate dal rapporto personale che Berlusconi ha avuto con Putin”.
L’ex parlamentare, anche volto noto di diversi talk show televisivi, vede una discrepanza tra le posizioni dei due leader e la formazione delle classi dirigenti di Forza Italia e del Carroccio. “Se parliamo della storia del centrodestra, i dirigenti di Fi e della Lega non hanno mai messo in dubbio l’appartenenza dell’Italia all’Alleanza Atlantica.
E ancora oggi gli esponenti più importanti di entrambi i partiti sono solidamente atlantisti. Sono i leader che hanno fatto dei distinguo sulla Russia, anzi qualcosa in più di qualche distinguo”, dice Crosetto a true-news.it.
Ma mentre Berlusconi, secondo il inventore di Fratelli d’Italia, ha una postura dettata anche dalla vecchia consuetudine di amicizia con Putin, Salvini “crede di poter essere il protagonista di un processo di pace”.
Ma su questo punto c’è un problema. Aggiunge Crosetto: “Il problema per Salvini è che lui è il capo di un partito, attualmente non è un rappresentante del governo italiano”.
D’accordo con Di Maio
L’ex sottosegretario alla Difesa ne fa quasi una questione di rispetto istituzionale. Mostrandosi d’accordo con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che negli scorsi giorni ha stoppato Salvini, ricordando che “con Putin ci parla Draghi”. “I rapporti tra gli Stati li devono tenere i rappresentanti degli Stati, non i partiti – continua Crosetto – Salvini potrebbe andare a Mosca per parlare con i vertici di Russia Unita, il partito di Putin, non con personalità che rappresentano lo stato russo”.
È d’accordo con Di Maio allora? “Sì, ma non si tratta di essere d’accordo con Di Maio, è ovvio che con Putin ci debba parlare chi in questo momento rappresenta pro-tempore l’Italia, quindi Mario Draghi, soprattutto in una situazione delicata come questa, con una guerra in corso”.
Linea atlantista
Crosetto, dunque, ribadisce la linea atlantista senza tentennamenti tenuta da Giorgia Meloni dall’inizio del conflitto russo-ucraino: “Mi sembra chiaro che se facciamo parte di un sistema di alleanze, che è quello della Nato ma anche dell’Europa, non possiamo andare da soli per i fatti nostri, ma dobbiamo aderire alle misure prese a livello internazionale, Fratelli d’Italia è stata coerente fin da subito, Forza Italia e la Lega devono essere più chiare, nonostante tutti e due i partiti abbiano una storia e una classe dirigente filo-Atlantica”.
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Domenico Di Sanzo , 2022-05-31 14:28:52 ,