L’indagine sulla disinformazione del Copasir: «In attesa di risposte» afferma Federica Dieni (M5S). Vito (FI): minaccia per la democrazia. La ministra Carfagna sulle accuse russe ai media italiani: «Gravissima interferenza»
«Nessun commento»: il presidente del Copasir Adolfo Urso risponde così sul dossier dei servizi sulla propaganda filorussa e su una lista di influencer e opinionisti «putiniani» pubblicata sul Corriere in un articolo a firma di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini.
L’indagine del Copasir
Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) ha avviato una «Indagine conoscitiva sulle forme di disinformazione e di ingerenza straniere, anche con riferimento alle minacce ibride e di natura cibernetica». «Stiamo facendo gli approfondimenti sulle forme di disinformazione e di ingerenza straniere. Siamo in attesa di alcune risposte rispetto alle nostre richieste» conferma il vicepresidente del Copasir e deputato M5S Federica Dieni.
Elio Vito, deputato di Forza Italia e membro del Copasir, su Twitter aggiunge: «Quella che deve aumentare è la consapevolezza dell’attualità e della gravità della minaccia che rappresenta per la nostra democrazia e per la nostra libertà l’attività di disinformazione e di ingerenza straniera, compiuta anche tramite modalità ibride e cibernetiche»
Petrocelli: «Maccartismo dilagante»
«Io putiniano? Ormai nel nostro Paese c’è un neo maccartismo dilagante, che continua a crescere e non credo si fermerà»: il senatore Vito Petrocelli, interpellato dall’Adnkronos, si dice «non sorpreso» di essere citato nella lista. «Non è una novità. Dal giorno in cui ho votato contro la risoluzione del governo sull’invio delle armi in Ucraina è sempre stato così. Non mi sorprende. E’ un clima che non mi piace, un neo maccartismo appunto, e non credo finirà». E sul mail bombing verso indirizzi di posta elettronica del Senato (dopo che Giuseppe Conte ha chiesto di abbandonare la presidenza della Commissione Esteri) aggiunge: «Non è corretto come è stato riportato. Quelle mail sono arrivate anche a me. C’è stata una campagna di mail bombing, durata circa due settimane, destinata a tutti i componenti della commissione Esteri ( me compreso ) e ai componenti della Giunta per il Regolamento – afferma – Un testo ben preciso in cui c’era scritto ‘siamo contrari’ alla rimozione di Petrocelli dalla presidenza della commissione… una cosa del genere, insomma si chiedeva di non procedere e rispettare il diritto a votare in un certo modo». Quelle mail, aggiunge, provenivano «da indirizzi mail con nome e cognome di chi condivideva un appello. In alcuni casi c’erano anche le città di provenienza. Non credo fossero profili finti o hacker. Del resto non è la prima volta che succede. Ci fu una analoga campagna di mail bombing sulla proposta del Pd sullo Ius Soli, anche in quel caso durò alcune settimane». Anche il fotoreporter Giorgio Bianchi smentisce il contenuto dell’articolo e si ripropone di procedere a sua tutela.
Carfagna: «Gravissima interferenza»
Reazioni anche alle accuse sulla «campagna anti russa» che, secondo Mosca, sarebbe in atto sui media italiani. «Il conflitto russo-ucraino è combattuto anche sul campo della comunicazione e della propaganda. Gli aggressori provano a modellare l’informazione, anche con attacchi di vera e propria disinformazione» afferma Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia (Fi) e neopresidente della Commissione Affari esteri (ha preso il posto di Petrocelli). E la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna spiega:«L’attacco russo ai media italiani é una gravissima interferenza nella vita di uno Stato sovrano e un attacco ai diritti della libera informazione».
5 giugno 2022 (modifica il 5 giugno 2022 | 16:16)
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C. De L. , 2022-06-05 13:27:01 ,