Torre del Greco. Ci sono anche tre «specialisti dello spaccio» all’ombra del Vesuvio tra i destinatari delle trenta misure cautelari notificate dalla polizia – 23 ordinanze in carcere, cinque agli arresti domiciliari e due obblighi di presentazione alla pg – in esecuzione del provvedimento emesso dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia. Nella retata anti-droga messa a segno dagli agenti di polizia della squadra mobile di Napoli – in collaborazione con i colleghi del commissariato di San Giovanni-Barra e Torre del Greco nonché con i carabinieri della compagnia di Marcianise – sono finiti Giuseppe Terrone, Ciro Giona e Marianna Farese: i primi due sono stati trasferiti dietro le sbarre del carcere, mentre la terza – in avanzato stato di gravidanza – si trova agli arresti domiciliari.
Scacco alla holding
L’inchiesta ha consentito agli investigatori di smantellare una piazza di spaccio capace di raggiungere decine di città della provincia di Napoli e non solo: le indagini sono scattate nel 2019 e hanno consentito agli uomini in divisa di ricostruire la fitta rete di narcos e corrieri al servizio di Alessandro Russo e Luigi Pagano, ritenuti i capi delle due holding criminali. La base operativa neutralizzata dall’Antimafia si trova nel quartiere di San Giovanni a Teduccio a Napoli, precisamente nella zona compresa tra corso San Giovanni a Teduccio e via delle Repubbliche Marinare. I gestori della piazza – come ricostruito attraverso intercettazioni telefoniche e attività investigative – avevano importanti collegamenti con narcos attivi in Spagna e attraverso appositi canali di approvvigionavano rifornivano i pusher provenienti da tutte le province della Campania nonché della Puglia e dellla Sicilia di ogni tipo di sostanza stupefacente, in particolare hashish.
Le accuse e i ruoli
Per gli inquirenti, i capi del gruppo di spacciatori sarebbero gli indagati Alessandro Russo e Luigi Pagano, entrambi finiti in carcere: secondo l’Antimafia, erano loro a comandare una struttura in cui ogni componente aveva il proprio ruolo. Le attività di videoripresa hanno, infatti, consentito di ricostruire l’organigramma delle due holding – evidenziando una precisa distribuzione di ruoli e compiti – nonché di individuare diversi «clienti fissi» di ingenti quantitativi di stupefacenti da rivendere poi sulle «piazze locali». Tra questi ci sarebbero, appunto, i tre pusher di Torre del Greco: Marianna Farese – titolare di un negozio di casalinghi in piazza Luigi Palomba – era stata già arrestata a luglio del 2020, quando venne sorpresa con 10 chili di hashish in auto. La 37enne, già arrestata in passato per spaccio, venne fermata proprio di ritorno da una «trasferta» a San Giovanni a Teduccio.
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Alberto Dortucci , 2022-06-07 06:22:25 ,