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Delegazioni al lavoro a Napoli, domani la dichiarazione finale
(ANSA) – NAPOLI, 16 GIU – Con tre sessioni tecniche
preparatorie dedicate alla cultura come fattore di pace e di
sicurezza, alla cultura come elemento per la crescita
sostenibile e la transizione verde e alla cultura in un mondo in
transizione, ha preso a Napoli, nelle grandi sale di Palazzo
Reale, la prima conferenza conferenza dei ministri della Cultura
del Mediterraneo. In attesa dei ministri degli esteri Luigi Di
Majo e della cultura Dario Franceschini e della curatrice della
Biennale arte 2022 Cecilia Alemani attesi nel tardo pomeriggio
per la cerimonia inaugurale del summit, tecnici ed esperti delle
delegazioni di 30 Paesi della regione sono già al lavoro insieme
con i rappresentanti delle organizzazioni internazionali del
settore. Obiettivo, mettere a fuoco la diplomazia culturale in
una regione strategica per gli equilibri globali, ma anche
arrivare a strategie e azioni congiunte per tutelare e
valorizzare la cultura, intesa come bene comune e lanciare
“l’Iniziativa di Napoli”
per la collaborazione culturale nel Mediterraneo. Nei tre panel
aperti da questa mattina si parla di protezione del patrimonio
culturale dai danni generati da crisi internazionali e dai
traffici illeciti ma anche di lotta al cambiamento climatico e
del ruolo della cultura nello sviluppo sostenibile e nel
raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni
Unite. E poi ancora della formazione
di artisti e professionisti della cultura.
Tra i risultati a cui si punta, l’istituzione di nuovi programmi
dell’Unione Europea dedicati al sostegno della cultura nel
Mediterraneo sulla base degli
obiettivi strategici della Nuova Agenda Europea per la Cultura e
della Nuova Agenda
per il Mediterraneo. Temi che confluiranno poi nella
dichiarazione finale che verrà firmata domani pomeriggio al
termine della Sessione Plenaria. Tutela del patrimonio culturale
e lotta ai traffici illeciti, ha ricordato ieri Franceschini
inaugurando a Roma il nuovo Museo dell’arte salvata, “Sono
terreni sui quali l’Italia esercita da decenni un ruolo di
leadership internazionale, ed è giusto che lo rivendichi”.
(ANSA).
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2022-06-16 15:31:50 ,