di Diego Barbera
Recenti test di benchmark hanno dimostrato quanto sia prestante la nuova versione del MacBook Pro da 13 pollici con chip proprietario M2: in un confronto diretto con la linea desktop riesce a fare persino meglio del Mac Pro versione base, nonostante un prezzo di ben 5000 euro più economico. Al netto di una minore capacità di personalizzazione dell’hardware interno, indubbiamente questi valori simili a una sorta di prova motore sul banco rendono in modo evidente quanto la nuova piattaforma proprietaria dei californiani possa ben performare anche per applicazioni esigenti.
Un recente risultato di test di benchmark con lo strumento Geekbench 5 ha dunque dimostrato come la versione da 13″ del nuovo MacBook Pro con M2 possa ben figurare anche a fianco di colleghi ben più costosi: il punteggio nella prova multi-core si è spinto fino a 8928 riuscendo a far meglio anche del “cugino” Mac Pro di base con a bordo un processore 8 core Intel Xeon W che si è invece fermato a 8027 con una differenza di circa l’11% in termini di potenza sfruttando tutti i core del processore interno. Ricordiamo che il prezzo di listino è di 1629 euro per il portatile e di 6599 euro per quello del computer desktop: di certo questo test è puramente indicativo, ma quanto saranno contenti i recenti acquirenti del Mac Pro di base?
Per la cronaca, il test Geekbench 5 racconta come il più prestante modello in catalogo Apple sia il recente Mac Studio con M1 Ultra da 4629 euro che si spinge fino a 23.366 punti davanti al Mac Pro con processore Intel Xeon W a 28 core da 14.629 euro a 20.029 punti. Sembra che la linea Mac Pro sia pronta a saltare alla piattaforma proprietaria Silicon di Apple entro la fine di quest’anno: in questo momento rimane l’ultimo prodotto assieme al Mac Mini a proporre ancora i chip di Intel.
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www.wired.it
2022-06-17 07:41:58