Il leader della Lega contro i due disegni di legge su ius scholae e cannabis
Sullo ius scholae
e sulla cannabis la Lega apre un nuovo fronte nella maggioranza e Fratelli d’Italia fa sponda dall’opposizione. Salvini minaccia la crisi di governo.
«È incredibile, vergognoso e irrispettoso per gli italiani. In un momento di crisi drammatica come questo, la sinistra mette in difficoltà maggioranza e governo insistendo su cittadinanza agli immigrati e cannabis anziché occuparsi di lavoro, tasse e stipendi», ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a proposito dell’arrivo in aula della Camera dei due disegni di legge. Il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari ha convocato una riunione urgente dei deputati. «La forzatura di Pd e 5Stelle – spiegano fonti del partito – sulla cittadinanza facile agli immigrati e sulla droga è giudicata una `volgare provocazione che mette a rischio la maggioranza e il governo´.
La presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha scritto su Facebook: «Fratelli d’Italia ha chiesto di cancellare dal calendario dei lavori della Camera la discussione delle proposte di legge sulla cittadinanza facile agli immigrati e sulla liberalizzazione della droga. Due provvedimenti ideologici e fuori dal mondo, portati avanti da una sinistra Pd-Cinquestelle ormai lontana anni luce dal mondo reale e dai problemi concreti dei cittadini. La volontà della maggioranza Draghi di impegnare il Parlamento su questi temi è un’offesa agli italiani alle prese con una crisi economica senza precedenti, alle imprese in ginocchio e alle famiglie strette nella morsa del caro vita».
Interviene anche il sottosegretario all’Interno (Lega) Nicola Molteni: «L’acquisizione della cittadinanza non è uno strumento di integrazione ma l’approdo finale di un percorso. E se in questi anni le politiche di inclusione volute dalla sinistra non hanno funzionato, la soluzione al problema non può essere quella di far leva sulla cittadinanza, trasformandola in una bandiera politica e ideologica. Nel 2019, l’Italia è stata seconda solo alla Germania per cittadinanze concesse: questo vuol dire che la legge attuale funziona più che bene. La vera civiltà è quella di dare ai figli di genitori stranieri la possibilità di scegliere a 18 anni la cittadinanza che preferiscono. Imporla per legge o, peggio ancora, regalarla, non è una battaglia di libertà ma una semplice strategia elettorale», conclude.
La presidente dei senatori pd Simona Malpezzi replica via Twitter: «Moltissimi ragazzi aspettano una legge di civiltà che riconosca il loro diritto alla cittadinanza dopo aver completato un ciclo di studi. Il Parlamento deve dare una risposta a una richiesta ampiamente diffusa nella società che, anche in questo caso, è più avanti del legislatore».
29 giugno 2022 (modifica il 29 giugno 2022 | 18:30)
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Redazione Online , 2022-06-29 14:10:35 ,