Depenalizzazione della cannabis e ius scholae: sono queste le due importanti proposte di legge approdate mercoledì 29 giugno alla Camera dei deputati. La prima, nata dall’unificazione di due proposte presentate dal deputato di +Europa Riccardo Magi e dalla deputata di Insieme per il futuro Caterina Licatini, è rimasta bloccata in Commissione Giustizia alla Camera dal 2019. Mentre la seconda ha avuto un iter più breve, essendo stata presentata dal deputato del Movimento 5 stelle Giuseppe Brescia a marzo 2022.
- Cosa prevede la proposta di legge sulla depenalizzazione della cannabis
- Cosa prevede la proposta di legge sullo ius scholae
Cosa prevede la proposta di legge sulla depenalizzazione della cannabis
L’obiettivo dei legislatori è quello di modificare il Testo unico in materia di sostanze stupefacenti. Il regolamento, approvato più di trenta anni fa, è basato per alcune sue parti su presupposti oggi confutati dalla scienza, che le stesse Nazioni Unite hanno messo in discussione, rimuovendo la cannabis dall’elenco delle sostanze pericolose per gli esseri umani.
Al cuore della proposta di legge si trova la coltivazione domestica. In base al testo approvato dalla Commissione, tutte le persone maggiorenni sarebbero libere di coltivare un massimo di quattro piante di cannabis per uso personale. La coltivazione sarà considerata come “personale” quando riguarderà uno scarso numero di piante e verrà effettuata con tecniche e strumenti “rudimentali”, come quando si coltiva l’orto. Consentendo la coltivazione personale, il primo effetto della legge sarà quello di togliere denaro alle mafie e terreno allo spaccio illegale, andando a colpire direttamente l’enorme giro di affari su cui le organizzazioni criminali speculano da anni. In più, si andrà a sostenere le persone che fanno uso terapeutico di cannabis, come previsto dalla legge in una molteplice varietà di casi, ma che faticano a reperirla per i molti intoppi burocratici legati alla vendita e ai costi elevati.
Inoltre, se diventasse legge, il testo punta a ridurre le pene detentive per la distribuzione di lieve entità di cannabis, ossia nei casi meno gravi dovuti a una modica quantità di inflorescenze. La legge specifica che la “lieve entità” dovrà essere stabilità caso per caso dai tribunali e dipenderà da diversi fattori. Si tratterebbe di un grande passo in avanti rispetto alla legislazione attuale, che prevede pene uguali sia per chi vende cannabis, sia per chi vende eroina. In ogni caso, la proposta di legge specifica che questa distinzione non sarà valida in caso di cessione di cannabis a persone minorenni, che non verrà mai considerato un fatto di “lieve entità”.
Cosa prevede la proposta di legge sullo ius scholae
Il testo base sulla riforma della cittadinanza, punta a riconoscere il ruolo della scuola nella formazione civica dei minori figli di migranti, nati in Italia o arrivati prima di aver compiuto dodici anni. Se la proposta dovesse diventare legge, tutte le persone di origine straniera al di sotto dei 18 anni potranno ottenere la cittadinanza dopo aver frequentato le scuole italiane per almeno cinque anni.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2022-06-29 16:24:15 ,