Dall-E ha conquistato la platea internazionale grazie alla capacità di creare qualsiasi immagine, anche la più assurda, partendo da una descrizione testuale da dare in pasto al sistema. Tuttavia, le potenzialità di questa intelligenza artificiale si spingono ben oltre come dimostrato dal fotografo Nicholas Sherlock in collaborazione con lo YouTuber Michael Widell, che hanno utilizzato il software di OpenAI come una sorta di alternativa a Photoshop per modificare e correggere immagini con risultati spesso sorprendenti, così tanto che si è lanciata anche una domanda provocatoria ovvero se questi sistemi potrebbero decretare la fine della fotografia vera e propria.
Il primo significativo esempio delle capacità di Dall-E 2 riguarda l’immagine di copertina di una coccinella poggiata su una foglia immortalata fuori fuoco con uno scatto di tipo macro da breve distanza: dopo aver cancellato la zona con focus sbagliato, l’a.i. ha pescato dal database di immagini macro di coccinelle per ricostruire il tutto con grande precisione. Le immagini restituite dal sistema correggono tutti i vari difetti proponendo un’immagine nitida e dettagliata quasi come se si fosse tornati indietro nel tempo, impostando correttamente i parametri nella cattura originale. L’esperimento si è spinto oltre con una seconda immagine che ritrae un airone in un canale cittadino, chiedendo all’intelligenza artificiale di cancellare il grosso volatile e il suo riflesso sull’acqua e aggiungere un soggetto del tutto nuovo come un piccolo elefante che si gode un bagno, immortalato in stile documentaristico.
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di Diego Barbera www.wired.it 2022-06-30 07:47:43 ,