Il presidente americano Joe Biden e quello cinese Xi Jinping si sentiranno domani. Lo riportano i media internazionali citando un funzionario statunitense che ha annunciato per il 28 luglio la loro prima conversazione telefonica in quattro mesi. La telefonata arriva nel pieno delle tensioni tra Washington e Pechino su Taiwan, rinfocolate anche dalla possibilità di una visita nell’isola della presidente della Camera Nancy Pelosi.
Pechino torna a lanciare moniti contro gli Stati Uniti per la possibile visita di Pelosi, a Taiwan. “Ne pagheranno le conseguenze”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, nel corso di una conferenza stampa. “Siamo fermamente contrari alla visita della presidente Pelosi a Taiwan – ha ribadito – Se gli Stati Uniti vanno avanti e sfidano la Cina si faranno carico di tutte le conseguenze che ne deriveranno”. Secondo la Cnn, intanto, l’Amministrazione Biden sta cercando di convincere la presidente della Camera che il suo potenziale viaggio a Taiwan potrebbe comportare dei rischi in un momento molto delicato nei rapporti tra l’isola e la Cina. Se avvenisse, quello della Pelosi sarebbe il primo viaggio di un presidente della Camera a Taiwan in 25 anni.
Non aiutano il confronto neanche le dichiarazioni del Pentagono che si dice pronto ad aumentare le forze nell’area dell’indopacifico in caso Nancy Pelosi dovesse recarsi in visita a Taiwan. Lo riferiscono fonti ufficiali all’Associated Press. Si tratterebbe di jet da combattimento, navi e altri sistemi di sorveglianza per fornire una rete di protezione all’aereo della Speaker della Camera. Le fonti hanno spiegato che il dipartimento della Difesa non ritiene probabile un attacco della Cina, come minacciato nelle ultime ore anche dal portavoce del ministero degli Esteri, tuttavia si prepara ad “ogni evenienza”.
La vigilia è tesa dunque: fonti dell’amministrazione ricordano che la telefonata rientra in una serie di comunicazioni tra Biden e Xi – che hanno avuto l’ultimo colloquio a marzo e un incontro virtuale a novembre – tese a stabilire delle “protezioni” per assicurare che la competizione “non conduca al conflitto”.
La telefonata tra Biden e Xi arriva poi dopo che il consigliere per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan, e Yang Jiechi, che è a capo della diplomazia cinese, si sono incontrati lo scorso giugno in Lussemburgo, dopo il vertice che avevano avuto a marzo a Roma. E poi nelle scorso settimane il segretario di Stato, Antony Blinken, ha avuto un colloquio con il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, a margine del G20 di Bali.