«Non bastano più i cortei e le marce, i cartelloni colorati e le belle parole. Anche lo slogan “Non c’è un pianeta B” è superato, non nel senso che non sia più vero, ma perché abbiamo raggiunto un livello di complessità maggiore nella nostra riflessione, che corrisponde alla complessità del problema», lo dice a chiare lettere Marco Modugno, portavoce italiano di Fridays for future al termine dell’assemblea plenaria in cui si sono riuniti 450 delegati da 45 Paesi del mondo per il secondo meeting europeo del movimento che si è creato sulla scia degli scioperi
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-07-28 22:01:06 ,torino.repubblica.it