Comune Napoli: Fp Cisl, aumento stipendi atto immorale – Campania

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“Per una città che ha un debito di 5 miliardi”


(ANSA) – NAPOLI, 02 AGO – “L’aumento degli stipendi al Comune
di Napoli per sindaco, assessori e consiglieri è un atto lecito
sul piano giuridico perché lo prevede la legge di bilancio, ma è
del tutto illegittimo sul piano morale per una città che ha un
debito di 5 miliardi, prodotto da scelte sbagliate della
politica in questi anni per effetto delle quali è sottoposta a
vincoli pesantissimi ed a rischi di ulteriori aumenti di tasse e
balzelli nei prossimi mesi e nei prossimi anni”. E’ quanto
afferma Luigi D’Emilio, segretario generale della Funzione
Pubblica Cisl dell’area metropolitana di Napoli.
   
“Questa operazione – secondo il sindacalista – costa in un
triennio 240 milioni, in pratica circa 500 miliardi di vecchie
lire. Una spesa enorme per una città sempre più povera e
marginalizzata per servizi pubblici inefficienti, e strutture ed
infrastrutture obsolete. Una spesa insopportabile per tutti, a
partire dai lavoratori del Comune che sono ancora in attesa di
incassare quei pochi soldi che ad essi spettano per la
produttività del 2021”. “Una oscenità – continua D’Emilio – se
si pensa che i dipendenti con i rinnovi contrattuali ottengono
nella migliore delle ipotesi 80 euro lordi al mese in più,
contro i 1400 del sindaco, i 1000 degli assessori e i 400 dei
consiglieri”.”La normativa vigente – conclude D’Emilio – non
obbliga nessuno ad accettare quanto disposto. Il sindaco, la
Giunta, i consiglieri comunali e quelli municipali possono anche
dire no agli aumenti, e dimostrare senso di responsabilità in un
periodo così acuto di crisi economica e sociale, particolarmente
feroce a Napoli dove decine di migliaia di famiglie vivono ormai
in povertà. Perciò chiediamo ad essi di rinunciare agli aumenti
per rispetto dei cittadini e dei lavoratori, in coerenza con
quanto spesso hanno sostenuto anche in passato ai massimi
livelli. Per la Cisl sarebbe un segnale importante da cui
ripartire per risollevare Napoli dal baratro in cui in questi
anni la miopia della politica l’ha sprofondata”. (ANSA).
   

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