La turbina per l’energia eolica che si adatta alla direzione del vento

La turbina per l’energia eolica che si adatta alla direzione del vento

La turbina per l’energia eolica che si adatta alla direzione del vento


I generatori eolici verticali intelligenti della startup Gevi Wind si candidano a diventare una soluzione ideale per gli ambienti urbani e in prospettiva futura anche per i parchi offshore. “La nostra è una turbina che grazie all’intelligenza artificiale muove le palette verticali e le adatta alla direzione del vento. In questo modo si ottimizza la fase di avvio e anche quella a regime”, spiega Emanuele Luzzati, Ceo di Gevi Wind. In realtà i generatori eolici verticali – che possono ricordare i ventilatori domestici di forma cilindrica e girano appunto sull’asse verticale invece che orizzontale – sono in fase sperimentale da tempo ma sebbene rispetto a quelli tradizionali a elica richiedano costi di implementazione inferiori e meno materiale di solito non brillano per efficienza. “Ci sono diversi progetti nel mondo e ad esempio la norvegese SeaTwirl ha iniziato a commerciare turbine verticali galleggianti che però a causa della configurazione statica hanno un’efficienza del 50% inferiore rispetto all’eolico classico. Ecco, noi crediamo di aver trovato la soluzione”, sottolinea Luzzati.

 

L’intelligenza artificiale applicata

I generatori eolici verticali soffrono di un limite legato al loro design: come spiega l’ingegnere Luzzati “ogni singola paletta normalmente è nella direzione corretta rispetto alla direzione del vento solo per 90-100 gradi di giro”. In pratica oltre quegli angoli si perde di portanza e questo riduce l’efficienza. Abbinando però l’intelligenza artificiale e sfruttando l’analisi del vento, quindi intensità e direzione, si può regolare meccanicamente l’inclinazione delle tre palette del sistema per ottenere la migliore configurazione aerodinamica. Dopodiché nel tempo avviene un’ulteriore ottimizzazione che si basa sullo storico e quindi il tipo di discontinuità ventosa, intensità, direzione e altri parametri.

“Le tre palette verticali possono muoversi con dei motorini e possono adattarsi con pochissimo sforzo in base alla direzione e il tipo di vento”, spiega Luzzati. “È una piattaforma adattativa, libera di variare a seconda delle condizioni esterne. In sintesi puntiamo a ottenere la stessa efficienza dei comuni impianti ma in luoghi meno accessibili”. Potenzialmente un’unità di piccole dimensioni potrebbe fornire a una famiglia il 60% dell’energia di cui ha bisogno e in abbinamento al fotovoltaico si otterrebbe una configurazione capace di ridurre drasticamente le necessità di accumulo. 

 

I settori ideali

Gevi Wind in questo momento si sta concentrando sul mercato delle telecomunicazioni: le torri 5G di telefonia montate sui condomini oppure quelle radiotelevisive sono strutture ideali per ospitare questo tipo di impianti eolici. In alcuni casi il sistema potrebbe assicurare l’auto-sostentamento energetico abbattendo drasticamente i costi operativi. Inoltre le turbine eoliche classiche sono posizionate a circa 120/130 metri di altezza, mentre quelle verticali rimarrebbero nella soglia dei 50 metri. “La nostra turbina da 2 kilowatt e circa 2500 kilowatt/ora l’anno è alta due metri, quindi potrebbe trovare posto anche su un tetto di un condominio. L’economia di scala è sostenibile a partire dai 4,5-5 metri al secondo di vento e siamo convinti di poter fornire un ritorno di investimento simile a quello solare. Un unico nel micro-eolico”, puntualizza l’ingegnere.

In futuro i parchi eolici offshore, che per altro si stanno diffondendo anche nel Mediterraneo, potrebbero sfruttare tutte le qualità delle turbine verticali intelligenti. Da una parte si può risparmiare fino al 30% di acciaio per i tralicci e dall’altra la manutenzione è molto più agevole poiché le turbine sono posizionate in basso, invece che nella parte alta. Inoltre si tratta di impianti silenziosi: il rumore si confonde con il vento. “Però ci vorrà ancora del tempo e adesso la priorità è individuare un cliente delle telecomunicazioni che sia disposto a consentirci di realizzare un proof of concept sulle sue torri. Il nostro prototipo dimostratore di 1,5 x 1 metro produce 30/40 watt e stiamo per partire con un progetto pilota da 2 kilowatt in parchi eolici sperimentali situati in Sicilia e Toscana“, conclude Luzzati.

 

Ad ali spiegate 

Il percorso di Gevi Wind fino ad ora è stato velocissimo. In pratica la startup è nata lo scorso autunno dalla collaborazione di diversi studenti dell’Università di Pisa. “Io a settembre mi laureo in ingegneria aerospaziale e in questo progetto mi sono occupato di design aerodinamico, mentre un altro collega ha curato strutture e materiali e un altro ancora l’intelligenza artificiale e il controllo”, spiega Luzzati. “Poi abbiamo vinto un programma di ENI Joule e successivamente siamo entrati nell’acceleratore PoliHub del Politecnico di Milano, adesso puntiamo al contest di Vodafone perché collaborare con una compagnia telefonica sarebbe perfetto. Siamo fiduciosi”.



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[email protected] (Redazione di Green and Blue) , 2022-08-22 10:32:30 ,

www.repubblica.it

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Il post dal titolo: La turbina per l’energia eolica che si adatta alla direzione del vento scitto da [email protected] (Redazione di Green and Blue) il 2022-08-22 10:32:30 , è apparso sul quotidiano online Repubblica.it > Green and blue

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