I cittadini italiani residenti all’estero iscritti all’Aire (l’anagrafe dei residenti all’estero) sono 5.806.068 al 31 dicembre scorso. Dal Brasile all’Australia già possono votare e inviare le schede elettorali al proprio ufficio consolare. Le schede dovranno arrivare all’ufficio consolare (pena annullamento) entro e non oltre le ore 16 (ora locale) di giovedì 22 settembre. Gli elettori che l’11 settembre non abbiano ancora ricevuto il plico con le schede possono farne richiesta all’ufficio consolare.
Otto deputati e 4 senatori da eleggere
Gli italiani all’estero eleggeranno complessivamente 8 deputati e 4 senatori. La circoscrizione Europa (3.189.905 italiani) eleggerà 3 deputati e un senatore. La circoscrizione Sudamerica (1.804.291 italiani) eleggerà 2 deputati e un senatore. La circoscrizione Nordamerica (505.567 italiani) eleggerà 2 deputati e un senatore. La circoscrizione Asia-Africa-Oceania (306.305 italiani) eleggerà un deputato e un senatore. Si vota con il proporzionale e le preferenze.
Voto al debutto nel 2006
Il voto all’estero è legge dal 2001 grazie all’allora ministro per gli italiani del mondo di Alleanza nazionale Mirko Tremaglia. Debuttò alle politiche del 2006. Il senatore Luigi Pallaro (Associazioni Italiane in Sudamerica) fu decisivo a palazzo Madama per la maggioranza che sostenne il Governo Prodi dal 2006 al 2008. E fu decisivo per farlo cadere due anni dopo, spianando la strada a Berlusconi. E come non ricordare poi il vulcanico Antonio Razzi, emigrato da Chieti in Svizzera, dove fu eletto per due volte per l’Italia dei Valori
Il ruolo storico del Maie
Ricardo Merlo del Maie, parlamentare sudamericano dal 2006, è stato anche sottosegretario agli Esteri nei Governi Conte I e II. Quest’anno il Maie è stato il secondo partito a presentare il proprio simbolo al Viminale, ma Ricardo Merlo ha deciso di non ricandidarsi in prima persona.
Aventi diritto raddoppiati in 20 anni
Gli italiani all’estero Proseguono ad aumentare perché ogni anno più di centomila italiani decidono di andare a vivere, studiare e lavorare all’estero. Dal 2003 al 2022 gli aventi diritto sono raddoppiati. In Italia per la cittadinanza vige il diritto dello ius sanguinis, senza alcun limite di generazioni.