La pizza buona è una buona pizza. È il destino, ovvero la scelta di vita, di Nico Acampora, uno che se le cose vanno male non si dà a geremiadi, ma prova a cambiarle come può. E così quando nella sua esistenza è entrato l’autismo, diagnosticato al figlio Leo, lui come primissima cosa è svenuto, poi ha cercato di gestire la situazione (“pessima: un problema continuo tra scuole, sport, integrazione, vita sociale, tutto sulle spalle dei genitori”), quindi ha reagito.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-09-09 18:28:47 ,milano.repubblica.it