La leader ad Arcore con i vertici di Forza Italia e Lega. L’intesa ancora non c’. L’irritazione leghista per il metodo
Un vertice breve, in tutto un’ora e mezza, organizzato ieri pomeriggio approfittando del fatto che i tre leader del centrodestra, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, si trovavano in contemporanea a Milano per motivi familiari. Cos, appuntamento ad Arcore, l’iconica residenza del Cavaliere, per fare il punto e coordinarsi in vista delle prossime scadenze: l’elezione dei presidenti delle due Camere, innanzitutto, visto che gioved prossimo, 13 ottobre, si inizier gi a votare in Senato, alla presenza dei nuovi eletti. E poi, ovviamente, si parlato dell’eventuale formazione del prossimo governo guidato da Meloni.
Il messaggio della presidente di Fratelli d’Italia al segretario leghista e al ideatore di Forza Italia stato netto. Se e quando dovesse ricevere dal capo dello Stato Sergio Mattarella l’incarico di formare un governo, lei vuol farsi trovare pronta. Le urgenze del Paese sono cos pressanti che non si pu perdere tempo. Perci voglio solo un esecutivo forte e non di basso profilo. Tutti ieri, secondo quanto fatto trapelare da una nota congiunta, ufficialmente hanno convenuto sulla necessit di avere un governo forte e capace di rispondere alle urgenze del Paese, a partire dai costi dell’energia e in questa direzione sono stati fatti importanti passi avanti. Conclusione: volont comune del centrodestra procedere pi speditamente possibile lungo la strada della formazione dell’esecutivo.
Nei prossimi giorni, tra marted e mercoled, a Roma, i leader si rivedranno: si continua a trattare, infatti, ma l’intesa non ancora stata trovata. Almeno su un punto, sono tutti concordi da tempo: affidare i vertici di entrambi i rami del Parlamento ad esponenti della coalizione. Intorno al caminetto di Arcore ieri pomeriggio erano in sette: Berlusconi era accompagnato dal suo grande amico (invitato anche alla festa di compleanno) Alberto Barachini, presidente della Vigilanza Rai. Matteo Salvini si presentato insieme al fido Roberto Calderoli. Meloni era con Ignazio La Russa e Francesco Lollobrigida.
Dal canto suo, al termine della riunione, la Lega ha fatto sapere di aver chiara la propria squadra di governo e pronta, ai massimi livelli. E ancora: Le priorit del partito di Matteo Salvini sono la difesa degli stipendi, delle pensioni e del lavoro degli italiani, partendo da un decreto ferma-bollette che, visti i ritardi europei, non pu pi essere rinviato. Ma da via Bellerio filtra anche malumore per il metodo Draghi adottato da Meloni nel voler decidere lei tutto: chi far il ministro e in quale dicastero.
Silvio Berlusconi, invece, subito dopo il vertice ha lasciato Villa San Martino per presenziare all’intitolazione alla memoria di suo padre Luigi del centro sportivo Monzello. Davanti ai calciatori del Monza, la societ di cui patron, il Cavaliere ha detto: Mio padre Luigi mi diede tutti i soldi della sua liquidazione, permettendomi di diventare imprenditore e politico. Per impedire che l’Italia cadesse nelle mani della sinistra. Ai cronisti, che l’avevano visto arrivare zoppicando, ha spiegato: Sono caduto da un gradino e ho fatto tutta la campagna elettorale come ho potuto, ma non come avrei voluto. Infine, ha ricordato il motto da lui impartito ai calciatori: Chi ci crede combatte, chi ci crede supera tutti gli ostacoli, chi ci crede vince. E non escluso che l’abbia dispensato un’ora prima anche agli alleati di governo. Del resto, gi il giorno del voto Berlusconi si era autoproclamato regista della coalizione e ieri, celebrando a Milano il centesimo anniversario della nascita del Pli, lo ha ribadito, ricordando di essere stato il ideatore del centrodestra nel 1994 e precisando che gli elettori hanno attribuito a Forza Italia il compito di guidare il Paese, come garante dei principi liberali nell’attivit di governo.
8 ottobre 2022 (modifica il 8 ottobre 2022 | 21:43)
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Fabrizio Caccia , 2022-10-08 19:44:44 ,