Napoletano, classe ’62, una formazione da giurista e una carriera tutta nel giornalismo, inviato di economia e politica internazionale e poi direttore, dal 2018 al timone del Tg2 Rai, Gennaro Sangiuliano, neo ministro della cultura nel governo Meloni, è da sempre dichiaratamente schierato e impegnato a destra.
Giornalista schierato a destra
«La tradizione del giornalismo italiano è politica. Ed è certamente più onesta una faziosità limpida ed esibita di una subdola terzietà», spiegava qualche anno fa in un’intervista al Foglio, rivendicando al contempo l’equilibrio politico sempre mantenuto dal suo tg: «Basta vedere i dati dell’Osservatorio di Pavia. E questo perché sto attento al minutaggio, sono maniacalmente attento che ci siano tutte le voci». Nell’aprile del 2022 diventò un caso la sua partecipazione con un intervento sul conservatorismo alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Milano.
Formazione giuridica ed economica
Nonostante la formazione giuridica, coltiva una vera e propria passione per la storia contemporanea, pubblicando una serie di saggi accanto all’attività giornalistica. Si laurea infatti in Legge all’Università Federico II di Napoli, per poi conseguire il dottorato di ricerca in Diritto ed economia presso lo stesso ateneo e il master in Diritto privato europeo presso La Sapienza di Roma.
Da Putin a Xi Jinping, i saggi
Docente alla Lumsa, alla Sapienza e alla Luiss, il titolare del dicastero di via del Collegio Romano firma anche una serie di saggi tra i quali “Giuseppe Prezzolini: l’anarchico conservatore” (2008), “Putin. Vita di uno zar” (pubblicato nel 2015, un anno dopo l’annessione russa della Crimea), “Hillary. Vita in una dynasty americana” (2016), “Trump. Vita di un presidente contro tutti” (2017). Nel 2019, inoltre, pubblica “Il nuovo Mao – Xi Jinping e l’ascesa al potere nella Cina di Oggi”, dedicato al presidente della Repubblica popolare cinese. Grazie a questo saggio, il 5 settembre 2020 vince il Gran Premio Internazionale “Casinò di Sanremo 1905”.
La carriera giornalistica
L’attività giornalistica prende corpo nei primi anni Novanta quando inizia a lavorare all’Indipendente. Dal 1996 al 2001, Sangiuliano è direttore del quotidiano Roma e poi vicedirettore di Libero. Entrato in Rai nel 2003 come inviato della Testata regionale e caposervizio, nel 2004 viene trasferito a Roma all’Agenzia Nazionale della Tgr dove diventa prima vicecaporedattore (2005) e in seguito caporedattore (2007). Nel 2009 passa al Tg1 dove diviene vicedirettore. Il suo lavoro, a metà strada tra giornalismo e saggistica, gli è valso il riconoscimento di «giornalista scrittore» al Premio Ischia Internazionale di Giornalismo.