E’ deceduto precipitando per circa cento metri durante un’escursione in montagna sul Pizzo Alto a Premana (Lecco), a 2.500 metri di quota: Domenico Briganti, ingegnere di Meda (nel Milanese) ma originario di Reggio Calabria, era partito ieri, domenica, per una escursione con la fidanzata sulle montagne della Valsassina. A un certo punto la ragazza, stanca, è tornata a valle mentre lui ha proseguito fino alla vetta.
In serata, non vedendolo rientrare, la donna ha lanciato l’allarme e sono iniziate le ricerche del Soccorso Alpino giunto in quota in elicottero. Una quindicina di tecnici delle squadre territoriali hanno perlustrato la zona, trovando prima gli occhiali del disperso e poco dopo il cadavere, localizzato sotto la cima. Sono così iniziate le operazione di recupero, particolarmente complesse per il camminamento impervio. Soltanto nella notte il corpo è stato recuperato.
Briganti, come si vede anche dalla sua pagina Facebook, era un appassionato di montagna: studi al Politecnico come ingegnere strutturista, lavorava per una società di Monza.
E’ il secondo incidente in montagna in poche ore in Lombardia: domenica è stato recuperato il corpo di un escursionista di 33 anni, Alessandro Regazzoni, di Lecco, per il quale erano state attivate le ricerche sabato sera quando non era tornato da una escursione in solitaria al Pizzo Cavregasco, a 2.535 metri di altitudine, nel Comasco.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-11-21 13:41:01 ,milano.repubblica.it