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Al congresso rieletta segretaria con 96% dei voti dei delegati
(ANSA) – CASERTA, 11 GEN – Da modello virtuoso di sinergia
interistituzionale in chiave anti-camorra a luogo di vertenze
continue e di degrado lavorativo. In poche parole, dal “modello
Caserta” alla “vertenza Caserta”, è questo il “salto indietro”
di Terra di Lavoro evidenziato dalla segretaria confederale di
Cgil Caserta Sonia Oliviero, in carica da luglio scorso dopo le
dimissioni del predecessore Matteo Coppola, e riconfermata con
il 96% dei voti dei delegati al termine del dell’VIII congresso
provinciale tenutosi al complesso monumentale del Belvedere di
San Leucio. La Oliviero, “per dare risposte alla vertenza
Caserta”, ha chiamato a raccolta il mondo istituzionale,
politico e sindacale.
“Va rafforzata – dice – l’unità con Cisl e Uil per rendere
più forti le nostre istanze, ma anche quella con le istituzioni,
che devono dare risposte ai cittadini. Così come la politica
deve fare la sua parte concretamente, e non solo a parole. Solo
così i fondi del Pnrr saranno una reale opportunità di
sviluppo”. Vertenza Caserta vuol dire “desertificazione
industriale”; è di ieri l’ennesima protesta dei lavoratori dello
stabilimento di Marcianise della multinazionale americana Jabil,
che vuole licenziarne 190 per arrivare ad una forza lavoro,
ritenuta adeguata alle commesse, di 250 unità.
“E’ necessaria una politica industriale seria e che le
istituzioni ripensino al fallimento dei processi di
reindustrializzazione”.
Ma il Casertano è anche la provincia dal reddito procapite
tra i più bassi, dove i pensionati sono di più degli occupati ma
prendono pensioni misere, mentre i tantissimi percettori del
reddito di cittadinanza tra qualche mese resteranno senza
sostegno. “Dove sono le politiche attive del lavoro – si chiede
la Oliviero – se togli il reddito di cittadinanza, come
sopravviveranno tante famiglie? Il Governo deve rispondere su
questo argomento”. (ANSA).
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2023-01-11 13:32:57 ,