«Noi vogliamo unire l’Italia» e «non ci rassegniamo all’idea che ci siano territori e servizi di serie A e B. Una sola Italia con servizi e diritti uguali per tutti». Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
«Di fronte alle sfide che abbiamo davanti, tutti i livelli istituzionali devono darsi aiuto a vicenda. Nella congiuntura in cui siamo chiamati a operare, non c’è spazio per i personalismi, per le piccole beghe politiche sulla pelle dei cittadini. Si deve lavorare tutti insieme, con lealtà nel rispetto delle differenze. Questa nazione ha bisogno della responsabilità della sua classe dirigente».
Cospito, «lo Stato non si deve far intimidire»
Credo che lo Stato «non si debba far intimidire da chi pensa di minacciare i suoi funzionari». Così ancora Meloni a margine della presentazione del progetto “Polis – dimora dei servizi digitali” di Poste italiane, parlando del caso Cospito.
«Sindaci spesso non hanno le risorse necessarie»
Fare il sindaco «è un impegno che non conosce pause, non ha confini e quasi sempre non può contare sugli strumenti e le risorse necessarie per fare bene questo lavoro. Una sfida più impegnativa per chi è sindaco di un comune sotto i 15mila abitanti, perché quegli strumenti e risorse sono spesso ancora inferiori», aggiunge Meloni.
«Poste italiane c’è dove spesso manca quasi tutto»
«Ringrazio tutti i dipendenti di Poste italiane, un’azienda strategica che da sempre rappresenta una straordinaria risorsa per questa nazione, un’insostituibile alleata dello Stato nel rapporto fra cittadini e istituzioni», chiude Meloni. «Poste italiane c’è dove spesso manca quasi tutto, è un punto di riferimento degli italiani, un avamposto della presenza delle istituzioni sul territorio, un’azienda antica che non ha mai rinunciato ad aggredire la modernità, ha sempre proiettato i suoi 160 di storia verso il futuro e con questa iniziativa fa un altro balzo in avanti».