Quando ai Dunne Brothers, nel frattempo ribattezzati i Six, viene proposta una collaborazione con Daisy, tra questa e Billy una relazione che oscillerà tra rivalità e attrazione, odio e amore, di nuovo odio e di nuovo amore. Da una sceneggiatura ambiziosa che si avvale di una fonte, il libro di Reid, coinvolgente, scaturisce però una narrazione più superficiale e piatta, meno accattivante, e maliziosa. Eppure bastava poco: cosa c’è di più accattivante e malizioso di un rock band in un’epoca musicale rivoluzionaria, traboccante genio e trasgressione, inventiva e sregolatezza? Al centro, la tormentata relazione di amore/odio tra Daisy Jones (Riley Keogh) Billy Dunne (Sam Claflin). Daisy e Billy avrebbero potuto essere il Jim Morrison e la Janis Joplin di un universo alternativo fittizio e invece sono solo… Daisy e Billy, protagonisti di una love story tormentata che avrebbe potuto essere epica e invece si perde in battibecchi. Brava Riley Keough (nipote di Elvis Presley, è il minimo che il rock le scorra nelle vene) e da un insipido Sam Claflin capellone che per conquistare avrebbe dovuto aprire la bocca solo per cantare.
Leggi tutto su www.wired.it
di Lorenza Negri www.wired.it 2023-03-03 12:00:00 ,