L’onda di scioperi del comparto aereo, che ha interessato la Germania a febbraio, ha raggiunto anche l’Italia. I lavoratori e le lavoratrici del settore incroceranno le braccia il 17 marzo, per partecipare allo sciopero generale indetto da Cub, Uilt-Uil, Ugl-Ta, Cgil e Flai trasporti e servizi. Al centro della protesa i salari inadeguati alla crescita dell’inflazione e bloccati da anni, i contratti precari, i tagli occupazionali, la riduzione delle tutele, i ritardi dei pagamenti da parte dell’Ips e la riduzione della cassa integrazione.
Gli orari di sciopero varieranno a seconda della sigla sindacale di riferimento, passando da un massimo 24 ore intere di mobilitazione a un minimo di 4. L’agitazione è stata indetta a livello nazionale e coinvolgerà quindi tutti gli aeroporti.
Si fermeranno per 24 ore lavoratori e lavoratrici iscritti alle sigle Flati trasporti e servizi, Osr Cub trasporti e Cub. In particolare sono coinvolti tutti i dipendenti di imprese di servizi aeroportuali di handling, il personale di sicurezza della società Sea aeroporto di Milano Linate e i lavoratori e in generale tutti i lavoratori e le lavoratrici iscritti a Cub.
La mobilitazione da 4 ore coinvolgerà invece il personale aeroportuale dell’aeroporto di Pisa dalle 10 alle 14, tutto il personale nazionale iscritto alla Ugl-Ta dalle 11 alle 15, il personale Air Dolomiti dalle 13 alle 17, il personale Atitech di Roma Fiumicino dalle 13 alle 17 e il personale della società Gh Catania dalle 10 alle 14.
Inoltre, gli iscritti e le iscritte al Cub resteranno in stato di agitazione dal 18 marzo al 5 aprile 2023. Ciò significa che lungo tutto questo periodo si rifiuteranno di fare qualunque tipo di straordinario. In particolare, la loro agitazione contesta il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’handling, cioè il complesso dei servizi per l’assistenza a terra agli aerei e ai passeggeri, scaduto ormai da 5 anni.
Leggi tutto su www.wired.it
di Kevin Carboni www.wired.it 2023-03-13 15:34:14 ,