L’Associazione Luca Coscioni si schiera a tutela della gravidanza per altri, per normare un percorso che già esiste e rappresenta, per molte persone, l’unica possibilità di dar vita a una famiglia. Così, mentre il governo Meloni prova a rendere la maternità surrogata un reato universale, con buona pace del diritto, l’associazione ha messo a disposizione di tutti i gruppi parlamentari la sua proposta di legge per legalizzare la gravidanza solidale per altri, già depositata ma mai discussa nella scorsa legislatura.
“Voler trattare come criminali internazionali persone che non possono mettere al mondo un figlio a causa di malattie, oppure coppie di persone dello stesso sesso, è una una pura follia, figlia di una ideologia proibizionista demagogica e violenta. Così facendo, si alimenta la clandestinità perché si rinuncia a distinguere tra chi subisce sfruttamento per uno stato di necessità e chi esercita una scelta autonoma e consapevole sul proprio corpo”, ha dichiarato Marco Cappato, tesoriere Associazione.
Inoltre, come sottolinea Filomena Gallo, segretaria dell’Associazione, la proposta di legge di Fratelli d’Italia sull’istituzione di un reato universale “denota una grande ignoranza normativa perché un reato può essere considerato tale solo se è reato anche nel Paese dove è stato commesso. Quindi le coppie che vanno in Ucraina o negli Stati Uniti, paesi dove la gravidanza per altri è legale e normata, non potranno mai essere perseguibili in Italia. Si tratta quindi di una norma che, qualora entrasse in vigore, sarebbe immediatamente impugnabile”.
La proposta di legge
Per questo, molto più funzionale ed efficiente di un divieto, la proposta di legge per legalizzare la gravidanza solidale per altri prevede una solida struttura normativa a piena tutela dei diritti di tutti i soggetti coinvolti, in particolare i minori. Tra le disposizioni normative previste si trovano il divieto di commercializzazione della pratica, rendendola possibile solo volontariamente a donne già madri, fisicamente idonee a portare avanti una gravidanza, con un limite al numero di gravidanze che si possono portare a termine e solo un rimborso spese per i costi di gestazione.
L’Associazione ha già raccolto circa 5.400 firme per chiedere al Parlamento di discutere seriamente la proposta di legge sulla gravidanza solidale, che si può sottoscrivere a questo link.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-03-24 16:55:05 ,