“Siamo state lì per ore, ma non arrivava nessuno”. Lo ripete più e più volte, e quel “nessuno “diventa litania, lamento e imprecazione insieme. Giovane, terrorizzata, negli occhi l’orrore di aver visto morire attorno a sé decine di compagni di viaggio, una donna sopravvissuta al naufragio di uno dei due barchini che si sono inabissati al largo di Malta, anche quando finalmente tocca terra a Lampedusa sembra quasi non credere di essere in salvo.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2023-03-26 00:14:02 ,palermo.repubblica.it