In quasi la totalità delle udienze che vedono le big tech comparire davanti al Congresso degli Stati Uniti – che si parli di privacy dei dati, monopoli o sicurezza nazionale (come nel recente caso di TikTok) – almeno un legislatore a un certo punto farà un appello in cui chiederà di pensare ai bambini.
Durante la recente audizione al capo di TikTok , diversi deputati, tra cui il democratico Frank Pallone del New Jersey, hanno citato ricerche che dimostrano come il social network promuova contenuti dannosi per bambini e adolescenti.
Una nuova ricerca del Center for Countering Digital Hate ha rilevato che la piattaforma diffonde contenuti sull’autolesionismo e sui disturbi alimentari a bambini e adolescenti rispettivamente ogni due minuti e mezzo e ogni otto minuti . Le preoccupazioni sono giustificate, considerando che TikTok è la piattaforma preferita da molti giovani utenti. Da uno studio del Pew Research Center del 2022 è emerso che il 67 % degli adolescenti interpellati dichiarava di utilizzare l’applicazione, seconda solo a YouTube.
In balia dei social
“Senza obblighi di legge in materia di sicurezza, trasparenza e responsabilità, l’algoritmo continuerà a mettere a rischio gli utenti più vulnerabili. Il Congresso deve dare risposte ai genitori americani”.“, ha dichiarato in un comunicato stampa Callum Hood, responsabile della ricerca del Center for Countering Digital Hate.
Ma come ha sottolineato Shou Zi Chew, l’amministratore delegato di TikTok, si tratta di problemi che hanno interessato quasi tutte le principali piattaforme di social media negli ultimi anni. Molte dei timori sulla sicurezza sollevati nei confronti di TikTok ricordano le critiche mosse a Meta durante precedenti audizioni, in particolare riguardo a Instagram. Nel 2021, in seguito all’uscita dei Facebook Files, il senatore democratico Richard Blumenthal ha letto ad alta voce un messaggio di un cittadino che descriveva la difficoltà della figlia quindicenne con il suo aspetto fisico e attribuiva la colpa a Instagram. Un rapporto del 2022 di Fair Play for Kids ha rilevato che Instagram è pieno di “bolle che sono a favore dei disordini alimentari”. Il rapporto stimava che un utente su settantacinque seguiva almeno uno di questi account. Le controverse challenge diventate popolari su TikTok, inoltre, non sono un problema esclusivo della piattaforma. Nel 2018, i video in cui ragazzini mangiavano capsule di detersivo sono circolati anche su Facebook, YouTube e altri social network.
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di Vittoria Elliott www.wired.it 2023-04-03 04:00:00 ,