Insieme a Nettuno, Urano è il secondo gigante ghiacciato del Sistema Solare. È il settimo pianeta in ordine di distanza dal Sole ed è stato “osservato da vicino” per la prima volta nel gennaio del 1986, grazie alla missione Voyager 2 della Nasa. Ed è proprio la Nasa a regalarci una nuova immagine ad alta definizione di Urano, scattata dal James Webb Space Telescope (Jwst).
Grazie all’elevata risoluzione dello scatto, si possono distinguere molto bene anche gli anelli di polvere più “deboli”: dei 13 totali, l’immagine del Jwst ne mostra 11, e ci si aspetta che i prossimi scatti riescano forse a immortalare anche i due rimanenti, scoperti nel 2007 durante un’altra missione della Nasa. Non solo: “Con le lunghezze d’onda dell’infrarosso e l’elevata sensibilità di Webb – spiega la Nasa – vediamo più dettagli, mostrando quanto sia realmente dinamica l’atmosfera di Urano”. Il pianeta presenta infatti delle caratteristiche molto peculiari: il suo asse di rotazione è molto inclinato rispetto a al piano dell’orbita solare, e questo fa sì che i suoi poli alternino molti anni di esposizione ai raggi del sole ad altrettanti di buio completo, dando origine a stagioni “estreme”. In questo momento, riporta ancora la Nasa, al polo nord del pianeta è primavera. La stessa regione, che è anche quella visibile nella nuova immagine, vedrà l’arrivo dell’estate solo nel 2028: proprio a causa della distanza che lo separa dal Sole, Urano impiega infatti ben 84 anni per orbitargli attorno. Il polo sud del pianeta si trova invece al buio in questo momento e non è visibile nelle immagini.
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di Sara Carmignani www.wired.it 2023-04-07 13:36:18 ,