Una task force europea per vigilare su ChatGPT. A istituirla il Comitato europeo per la protezione dei dati (Edpb), l’organo che mette insieme i Garanti della privacy dell’Unione. Il gruppo di lavoro dovrà raccogliere informazioni su iniziative in corso per l’applicazione del Gdpr in merito all’addestramento di ChatGPT e promuovere la cooperazione tra i vari organi. L’iniziativa del Garante italiano ha acceso un faro su OpenAi a livello internazionale. Piazzale Venezia ha imposto una limitazione temporanea all’uso dei dati da parte di ChatGPT scattata a fine marzo, a cui l’azienda ha risposto sospendendo il servizio per gli utenti che si collegano dall’Italia.
Ora OpenAi ha tempo fino al 30 aprile per correggere la rotta su ChatGPT e adeguarsi alle sue prescrizioni sull’uso dei dati personali per addestrare il potente chatbot conversazionale. Se entro due settimane la startup fondata da Sam Altman rispetterà le regole europee in tema di informativa sull’uso dei dati personali, diritti degli interessati, utenti e non utenti, base giuridica del trattamento delle informazioni per allenare l’algoritmo, allora da piazzale Venezia sono pronti a sospendere la limitazione temporanea.
La task force previene mosse di altri garanti in Europa. Francia, Spagna e Irlanda si sono detti interessati ad agire su ChatGPT,sotto indagine anche in Canada. Il ideatore di OpenAi, Sam Altman, vuole scongiurare un accerchiamento. Lo dimostra la celerità con cui ha incontrato l’autorità e fornito una sua strategia di intervento. L’11 aprile il collegio dell’Autorità garante, presieduta dal presidente Pasquale Stanzione, ha emanato i suoi diktat.
Leggi tutto su www.wired.it
di Pietro Deragni www.wired.it 2023-04-13 14:38:07 ,