Dal terzo trimestre del 2023, le bollette di luce e gas torneranno ad aumentare. Lo ha spiegato il presidente di Arera (l’Autorità per l’energia, le reti e l’acqua) Stefano Besseghini lo scorso 13 aprile, nel corso di un’audizione alla commissione Finanze della Camera, delineando il quadro della situazione relativa ai costi dell’energia a partire dallo scorso gennaio.
In particolare, nel primo mese dell’anno “si è registrata – ha spiegato Besseghini, come riporta Il Sole 24 Ore – una riduzione rispetto a dicembre 2022 pari al 34,2% del prezzo del gas naturale per la famiglia tipo”. Quest’ultima viene individuata dall’autorità in base ai consumi, con una media di 1.400 metri cubi annui.
Perché le bollette sono calate…
Secondo il presidente, tale diminuzione è stata resa possibile dalla riduzione del 35,9% della spesa per la materia gas naturale, a sua volta legata al calo della componente relativa ai costi di approvvigionamento del gas naturale, e all’aumento molto contenuto della spesa per il trasporto e per la gestione del contatore (+0,3%) e degli oneri di sistema a carico dei cittadini (+1,4%).
Il prezzo del gas naturale per la famiglia tipo è poi ulteriormente diminuito del 13% a febbraio rispetto a gennaio e del 13,4% a marzo rispetto a febbraio. Il trend positivo per le tasche degli italiani è però destinato a invertirsi presto. “Le quotazioni dei mercati all’ingrosso del gas naturale per i prossimi mesi – ha infatti spiegato Besseghini – hanno recentemente nuovamente mostrato volatilità crescente e quotazioni per il terzo e quarto trimestre in rialzo rispettivamente di più del 5% e del 15% rispetto alle quotazioni per il secondo trimestre”.
… e perché adesso tornano a salire
Come se non bastasse, il presidente dell’Arera ha rappresentato in commissione una situazione molto simile a quella relativa ai prezzi del gas anche per quelli dell’energia elettrica. Nel primo trimestre del 2023, per la famiglia tipo con consumi medi pari a 2.700 chilowattora all’anno e con una potenza impegnata pari a 3 chilowatt, il prezzo di riferimento è infatti sceso del 19,5% rispetto all’ultimo trimestre del 2022. Per il periodo aprile-giugno 2023, si è poi registrato un ulteriore calo del costo dell’energia elettrica rispetto al trimestre gennaio-marzo, pari al 55,3%.
Besseghini sottolinea però che anche i prezzi dell’energia elettrica “hanno recentemente di nuovo mostrato volatilità crescente” e, di conseguenza, le quotazioni per gli ultimi due trimestri del 2023 sono in rialzo, “con aumenti di circa il 10% nel terzo trimestre e del 25% nel quarto trimestre rispetto alle quotazioni del secondo trimestre”.
Il presidente Arera si è poi soffermato sul contributo a compensazione per le spese di riscaldamento che, secondo il volere del governo, dovrà essere erogato ai nuclei familiari mediante la bolletta elettrica nel trimestre ottobre-dicembre, spiegando quanto sia necessario “lavorare nell’ottica di essere pronti” per poterlo erogare.
Limitare tale sostegno solo all’ultimo trimestre del 2023 è una soluzione che però per Besseghini “presenta criticità sotto il profilo sia della protezione dei consumatori nell’intero periodo invernale 2023/24, dato che eventuali prezzi elevati del gas nei mesi tra gennaio e marzo 2024 non darebbero luogo al contributo previsto, sia per il rapporto tra benefici e costi dell’implementazione della misura che, come visto, richiede importanti aggiustamenti dei sistemi informativi dei venditori”.
Leggi tutto su www.wired.it
di Alessandro Patella www.wired.it 2023-04-14 09:19:44 ,