I veterinari del Trentino si sono schierati contro l’abbattimento dell’orsa Jj4, stabilito dal presidente della provincia autonoma in quota Lega Maurizio Fugatti, dopo che l’animale ha ucciso un giovane, Andrea Papi, mentre correva nei boschi sul monte Peller, luogo di residenza di circa 20 di questi animali.
“Contrariamente a quanto lasciato intendere in occasione della conferenza del presidente Fugatti, non vi è stato alcun confronto né con il presente Ordine, né con altri professionisti veterinari delegati in materia e pertanto non può esserci stata alcuna condivisione sul parere espresso” dal presidente, hanno scritto i professionisti in un comunicato, facendo riferimento all’ordinanza di Fugatti per uccidere l’orsa Jj4.
Pertanto, continua il comunicato “si sollecitano i colleghi professionisti veterinari addetti a vario titolo, e iscritti presso l’Ordine della provincia di Trento, di non assumere alcuna iniziativa che possa provocare la morte del soggetto (Jj4 ndr) per eutanasia, se non in precedenza concordata con il presente Ordine”.
Le ragioni
Una nota severa e netta che, di fatto, chiama tutti i veterinari della provincia a non intervenire per uccidere l’orsa, che si aggiunge alla sospensione dell’ordinanza di Fugatti da parte del Tribunale amministrativo regionale, e, implicitamente, invita la politica ad ascoltare i pareri degli esperti e non lanciarsi in campagne di demonizzazione, volte, almeno così sembra, a coprire le responsabilità amministrative della tragedia costata la vita al ragazzo trentino.
Infatti, hanno precisato i veterinari, “lo stato di salute dell’esemplare Jj4 non giustifica l’intervento eutanasico nell’urgenza”, quindi non ci sono patologie che possano far presagire comportamenti violenti o altri attacchi e, soprattutto, “non si rilevano al momento pericoli verso la gente in quanto Jj4 risulta catturata e custodita”.
Inoltre, “l’orsa risulta specie protetta tutelata con legge dello Stato” e, per scongiurare la sua morte, “alcune associazioni private si sono offerte di pagare l’eventuale costo di trasporto in altri spazi, anche al di fuori del territorio nazionale, senza alcun aggravio di spese pubbliche”. Insomma, ammazzare Jj4 sembra davvero essere assolutamente inutile.
Il progetto
Come inutile sembra l’accanimento di questi giorni contro questi animali, riportati in Trentino proprio dalle amministrazioni locali tramite il progetto Life Ursus, finanziato dall’Unione europea, dal momento che quello di Jj4 risulta l’unico caso di aggressione mortale da orso avvenuto in Italia. Mentre, si legge sul Corriere della Sera, la caccia avrebbe causato oltre 200 decessi umane in 10 anni e, solo tra il 2021 e il 2022, ci sarebbero stati altri 11 decessi in ambito venatorio, 13 in ambito extravenatorio ma causati da armi da caccia, 61 feriti in ambito venatorio e 5 in ambito extravenatorio.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-04-19 15:27:39 ,