Astronavi, castelli, scheletri di dinosauri, piante, ma anche mobili e microscopi funzionanti. C’è davvero ancora chi crede che i Lego siano solo dei giocattoli? Se sì, a questo punto dovrebbe proprio ricredersi. Un team dell’Università di Cardiff (Uk), infatti, ha utilizzato i mattoncini per costruire una bio-stampante 3D (cioè uno strumento che stampa campioni di tessuto umano tridimensionali) e ha messo a disposizione di chiunque il progetto per replicarla. Bastano 500 sterline, circa 567 euro.
Bio-stampa 3D
La bio-stampa 3D è un sistema nuovo che ha le potenzialità per farci entrare in una nuova fase della ricerca biomedica che potrebbe avere importanti applicazioni cliniche. La possibilità di stampare campioni biologici tridimensionali di tessuti umani, a partire da “inchiostri” contenenti cellule vive, renderebbe il lavoro di tanti laboratori di ricerca in tutto il mondo più facile e veloce, risolvendo uno dei grossi limiti di questo tipo di indagini: la reperibilità dei campioni biologici umani.
Malgrado il vantaggio che la bio-stampa 3D potrebbe dare, sono davvero pochi i laboratori che l’hanno implementata: i costi sono proibitivi.
Per questo il team britannico ha cercato una soluzione più economica, alla portata di tutti. Se non si può risparmiare più di tanto sui bio-inchiostri, sulla bio-stampante invece c’era margine di lavoro. Bisognava solo trovare un materiale economico, versatile, ma allo stesso tempo realizzato con precisione, affidabilità e su larga scala. I Lego sono sembrati perfetti allo scopo.
La bio-stampante 3D in Lego
Ingegneri e biologi insieme hanno optato per l’utilizzo di classici mattoncini Lego, di componenti Lego Mindstorms e di una pompa da laboratorio, e con una cifra attorno alle 500 sterline (circa 567 euro) hanno realizzato una bio-stampante 3D funzionante – uno strumento che di norma può arrivare a costarne svariate migliaia.
Come spiegano i ricercatori, un ugello rilascia il bio-inchiostro sul piattino da laboratorio (piastra Petri) e un minicomputer programmabile Lego Mindstorms permette di spostare il supporto in diverse direzioni per ottenere la struttura tridimensionale desiderata.
Al momento la bio-stampante costruita a Cardiff realizza solo campioni di tessuto cutaneo umano, ma i ricercatori sostengono che cambiando ugello e “cartuccia” sia possibile ottenere anche altri tipi di tessuti sani anche aggiungere cellule malate in modelli di tessuto sani per vedere come si svilupperà la malattia nella complessa architettura biologica.
Proprio per favorire la diffusione della tecnica di bio-stampa e contribuire tutti insieme allo sviluppo di questo settore della ricerca, le istruzioni per costruire da zero e in qualsiasi laboratorio del mondo una bio-stampante 3D Lego sono state rese disponibili in formato open sulla rivista Advanced Materials Technology.
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di Mara Magistroni www.wired.it 2023-04-28 11:00:05 ,