Oggi avvicendamento al vertice con Zafarana: il «normale avvicendamento» potrebbe presto diventare una nomina a tutti gli effetti
Il mandato di Palazzo Chigi sulle ultime nomine di primavera è sdrammatizzare, stemperare, cercare di calmare gli animi. Lo fanno i ministri, a cominciare da Matteo Salvini, e lo fa soprattutto la premier, quando pubblicamente dice che il governo procede con serenità anche sul caso, a dir poco irrituale, della Guardia di Finanza, senza «rotture» e nei tempi stabiliti. Eppure sotto la cenere gettata a manciate da Giorgia Meloni qualche tizzone ancora brucia. La scelta su cui ancora non c’è accordo tra la presidente, Giancarlo Giorgetti e i partiti è infatti quella, importante e strategica, del nuovo comandante Gdf, per la quale serve la firma del ministro dell’Economia e il «concerto» di quello della Difesa.
Verso il Cdm
Il nome alternativo in grado di riportare la pace nella maggioranza dopo il braccio di ferro che ha opposto Meloni-Mantovano a Giorgetti-Crosetto non è saltato fuori e, salvo odierne sorprese, il tempo sta scadendo. Alle cinque della sera di oggi il generale Giuseppe Zafarana, destinato alla…
Author: Monica Guerzoni
Data : 2023-05-09 05:57:10
Dominio: www.corriere.it
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