di Chiara Di Cristofaro e Stefania Arcudi
Stabile il prezzo del gas, mentre sul valutario l’euro resta debole e passa di mano a 1,0678 dollari
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Si muovono all’insegna della debolezza le Borse europee, che fanno i conti con i continui segnali di rallentamento dell’economia globale e alzano l’attenzione sulla prossima settimana, in cui sono attese le riunioni delle banche centrali. Gli investitori preferiscono quindi non prendere posizione e certo non aiutano i dati in arrivo dall’Asia: l’export cinese è calato del 7,5% su anno, il primo ribasso da febbraio e contro attese per -0,4%, un segnale di debolezza delle economie con cui è più intenso l’interscambio, a partire dall’Europa .
Si muovono così in calo il FTSE MIB a Milano, il CAC 40 a Parigi, il DAX 30 di Francoforte, l’AEX di Amsterdam e l’IBEX 35 di Madrid.
I rischi per la crescita e l’inflazione che preoccupa ancora
Altre indicazioni poco confortanti sono arrivate dall’Ocse, che vede «rischi al ribasso», «prospettive modeste» e una frenata del Pil globale da 3,3% a 2,7% nel 2023. Del resto, le ultime dichiarazioni della presidente della Bce Christine Lagarde hanno lasciato poco spazio alla speranza di una pausa dei rialzi dei tassi, tanto più che le pressioni dell’inflazione restano alte. Anche Isabel Schnabel, membro del consiglio direttivo Bce, ha detto che toccare il picco dell’inflazione non è sufficiente per cantare vittoria, mentre servono «prove convincenti» che stia tornando verso l’obiettivo del 2%. Intanto, in Germania, la produzione industriale di aprile è cresciuta solo dello 0,3%, meno dello 0,7% atteso dagli analisti.
A Piazza Affari corre ancora Mps, in coda Pirelli
Per quanto riguarda i titoli, pochi i movimenti di rilievo: in vetta al Ftse Mib si piazzano Banca Mps, sempre al centro delle speculazioni in chiave M&A, e Banca Generali, dopo i dati positivi sulla raccolta di maggio. Positivi anche Prysmian e Stmicroelectronics, che ha annunciato una joint venture manifatturiera da 3,4 miliardi di dollari in Cina con Sanan Optoelectronics per dispositivi al carburo di silicio (Sic) da 200 mm. In coda Pirelli & C e Moncler.
Debole il petrolio, stabile il gas
In calo il petrolio: -0,54% i future del Wti scadenza luglio a 71,37 dollari al barile e -0,54% il Brent agosto a 75,87 dollari. Stabile il prezzo del gas: i future luglio scambiati ad Amsterdam, dopo avere segnato una prima posizione a 25 euro al megawattora, contro la chiusura di ieri a 24,86 euro, scende al momento dello 0,1% a 24,83 euro. Sul valutario l’euro resta debole e passa di mano a 1,0669 dollari (da 1,069 ieri) e a 148,754 yen (da 149,96), mentre il cross dollaro/yen è a 139,315. Infine, sull’obbligazionario lo spread si attesta in avvio a 179 punti, uno meno rispetto alla vigilia, con il rendimento decennale in calo dal 4,16% al 4,14%. Intanto, i riflettori sono ancora puntati sull’emissione del BTp valore, al suo terzo giorno di sottoscrizioni. Nei primi due giorni sono stati raccolti oltre 10,6 miliardi di euro, di cui 5,195 miliardi ieri. E’ l’importo più alto mai registrato nei primi due giorni delle emissioni dedicate ai risparmiatori.
Germania, +0,3% produzione industriale aprile
Ad aprile scorso la produzione industriale tedesca è salita dello 0,3% su mese e dell’1,6% su anno. Il dato di marzo è stato rivisto al rialzo a -2,1% dal precedente -3,4%. Quello mensile di aprile è un dato inferiore alle aspettative degli economisti che indicavano un incremento più sostenuto, dello 0,7 %.
Stabile il prezzo del gas: i future luglio scambiati ad Amsterdam, dopo avere segnato una prima posizione a 25 euro al megawattora, contro la chiusura di ieri a 24,86 euro, salgono al momento dello 0,5% a 24,98 euro. Sul valutario l’euro resta debole e passa di mano a 1,0678 dollari (da 1,069 ieri) e a 148,754 yen (da 149,96), mentre il cross dollaro/yen è a 139,315. Infine, sull’obbligazionario i riflettori sono ancora puntati sull’emissione del BTp valore, al suo terzo giorno di sottoscrizioni. Nei primi due giorni sono stati raccolti oltre 10,6 miliardi di euro, di cui 5,195 miliardi ieri. E’ l’importo più alto mai registrato nei primi due giorni delle emissioni dedicate ai risparmiatori.
Tokyo chiude in ribasso dell’1,8%, pesano prese di beneficio
Scattano le prese di beneficio a Tokyo, che ha registrato il calo più forte delle ultime 12 settimane dopo un rally di 4 giorni. La Borsa giapponese ha chiuso in ribasso poiché, dopo un’apertura positiva, in crescita dello 0,3%, le prese di beneficio hanno prevalso sul mercato, pesando in particolare sui titoli legati ai chip e su altri produttori di elettronica. L’indice principale Nikkei ha perso l’1,8% a 31913,74 dopo essere salito ieri al nuovo massimo da 33 anni. Tra i titoli, Renesas Electronics ha lasciato sul terreno il 3,9%, Lasertec il 5,2 %.
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Stefania Arcudi
Redattore Radiocor
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Chiara Di Cristofaro
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2023-06-07 07:30:00 ,