L’ex presidente americano e candidato repubblicano alle elezioni presidenziali 2024 Donald Trump è atteso oggi in tribunale a Miami, incriminato per aver sottratto documenti riservati dalla dimora Bianca.
Lunedì l’ex presidente Usa avrebbe trascorso l’intera giornata alla ricerca di un legale per la sua difesa, ma sarebbe stato respinto da molti per disaccordi sulla strategia da seguire.
Ex premier si ricandida
Nonostante l’annuncio dell’incriminazione per le carte classificate portate a Mar-a-Lago, l’ex presidente ha già fatto sapere pubblicamente che non si ritirerà dalla corsa per il 2024, neanche se dovesse essere condannato. Il messaggio è stato lanciato subito dopo i due comizi in Georgia e North Carolina, i primi interventi pubblici.
Incriminato con 37 capi d’accusa
Oggi, davanti al tribunale di Miami, dovrà rispondere di 37 capi d’accusa, tra i quali spionaggio e ostruzione alla giustizia, così come fece Richard Nixon all’epoca del Watergate. Lìex presidente rischia la galera. Eppure nessuna legge americana gli impedisce di candidarsi alla dimora Bianca, anche se dovesse essere rinchiuso in carcere.
L’audio che incastra Trump
I pubblici ministeri federali hanno ottenuto una registrazione audio di un incontro dell’estate 2021 in cui l’ex presidente Donald Trump riconosce di aver trattenuto un documento riservato del Pentagono su un potenziale attacco all’Iran: lo riferiscono diverse fonti alla Cnn, minando la sua tesi secondo cui avrebbe declassificato tutti i documenti sequestrati dall’Fbi nella sua residenza di Mar-a-Lago.
L’audio indicherebbe che Trump è consapevole di aver conservato materiale classificato dopo aver lasciato la dimora Bianca, secondo la Cnn.