A Fanpage.it, dopo la morte di Silvio Berlusconi, parla Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo ucciso da Cosa Nostra con una bomba in via D’Amelio a Palermo il 19 luglio del 1992: “Berlusconi sapeva la verità sulla strage”.
A sinistra Paolo Borsellino, a destra Silvio Berlusconi
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Silvio Berlusconi davanti ai giudici della Trattativa Stato-Mafia decise di avvalersi della facoltà di non rispondere. Negli anni la Procura di Palermo aveva scritto di alcuni incontri tra Silvio Berlusconi, tramite il fedelissimo politico Marcello Dell’Utri, e alcuni esponenti di Cosa Nostra. Le indagini parlarono di scambio di denaro in cambio di protezione, ma nessuna sentenza ha mai condannato il leader di Forza Italia.
Dopo le ‘confessioni’ del boss Giuseppe Graviano il 10 aprile del 2016 a un compagno di cella durante un’ora d’aria, in cui avrebbe detto ‘Berlusca mi ha chiesto questa cortesia… per questo è stata l’urgenza…’, la Procura di Firenze aveva deciso di aprire nuove indagini su Berlusconi accusando di essere mandante esterno delle stragi del 1993. L’inchiesta non andrà mai avanti.
E ancora: il boss Graviano ai giudici nel 2020 aveva parlato di un investimento di un suo parente nelle aziende di Berlusconi e di importanti cene. Sulle accuse di Gravino l’allora avvocato di Berlusconi, il legale Niccolò Ghedini, aveva così replicato: “Le dichiarazioni rese quest’oggi da Giuseppe Graviano sono totalmente e platealmente destituite di ogni fondamento, sconnesse dalla realtà nonchè palesemente diffamatorie”. Negli anni, alla fine, Berlusconi non è mai stato condannato per fatti di mafia.
A Fanpage.it, dopo la morte di Silvio Berlusconi, parla Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo ucciso da Cosa Nostra con una bomba in via D’Amelio a Palermo il 19 luglio del 1992.
Che ricordo ha di Silvio Berlusconi?
Non sono cristiano. Ma se dovessi dire qualcosa preferirei sperare che non riposi in pace così come non riposeranno in pace tutte i morti delle stragi di mafia nel nostro Paese e sul quale c’è ancora un forte punto interrogativo. Berlusconi era ancora indagato dalla Procura di Firenze (insieme a Dell’Utri) come mandante esterno delle stragi del 1992 e del 1993. Purtroppo non potrò confidare in una giustizia.
Secondo lei Berlusconi che segreti non ha mai rivelato sulle stragi?
I segreti riguardano la verità sulle stragi del ’92 e del ’93. Ora con la sua morte si chiuderanno probabilmente le inchieste per morte dell’indagato e quindi la verità non la sapremo mai.
Secondo lei Berlusconi sapeva la verità sulla strage di via d’Amelio?
Assolutamente sì.
Ora per arrivare alla verità su cosa bisogna sperare?
Con la morte di Berlusconi ora possiamo sperare che i Graviano decidano di collaborare con la magistratura.
Perché dice così?
Perché i Graviano speravano che Berlusconi li potesse aiutare a uscire dal carcere. Speravano in un aiuto dalla politica. Ora spero che, siccome non possono più sperare di essere ascoltati da Berlusconi, decidano di collaborare. Anche se questo sarà molto difficile.
Berlusconi non ha mai incontrato negli anni voi familiari di Paolo Borsellino?
No, non avrei mai neanche voluto incontrarlo. Solo una volta Berlusconi, era appena diventato presidente del Consiglio, ha citofonato al campanello di mia sorella quando ancora abitava in via D’Amelio. Le ha chiesto di essere ricevuto: era in visita a Palermo. Ma mia sorella non l’ha fatto entrare. Avrei fatto lo stesso anche io.
Secondo lei cosa avrebbe detto Berlusconi a sua sorella?
Avrebbe manifestato la sua solidarietà e vicinanza. Null’altro.
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di Giorgia Venturini
www.fanpage.it
2023-06-13 09:13:54 ,