L’attivista: «L’Egitto ha bisogno di più apertura e di più libertà. Vorrei incontrare i bambini che mi hanno scritto e parlare loro di diritti umani»
«Quando ero in carcere, i primi tempi, ho ricevuto delle lettere da diverse scuole elementari italiane. Erano bambini che mi scrivevano per farmi coraggio. Il giorno che le ho lette per la prima volta ero particolarmente giù e le loro parole mi hanno scaldato il cuore, mi hanno dato forza. Ho promesso a me stesso che li avrei ringraziati di persona, prima o poi. Così la prima volta che ho incontrato Riccardo Noury, di Amnesty International, gli ho chiesto di portarmi a visitare quelle scuole, appena sarà possibile. Vorrei parlare di diritti umani ai bambini che mi hanno consolato e incoraggiato in un momento così buio perché sono convinto che la cultura dei diritti umani, i concetti di diversità, inclusione, passano dall’educazione e, quindi, anche dalla scuola». È un Patrick Zaki inedito, quello che racconta dei bambini, compresi i bimbi che «avrò anch’io, e ne avrò tanti perché li adoro». L’appuntamento è in un bar nella «sua» zona, quella dell’università dove ha studiato e si è laureato. Lui…
Author: Giusi Fasano
Data : 2023-07-25 06:53:28
Dominio: www.corriere.it
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